Le imprese degli immigrati non sentono aria di crisi
Avvenire.it
05 Novembre 2012
Gli immigrati resistono meglio alla crisi: nei primi nove mesi del 2012 le imprese individuali con titolari provenienti dai Paesi extra europei sono aumentate di 13.000 unità, mentre le altre sono diminuite di 24.500 unità. È quanto emerge da uno studio della Confesercenti.
In dieci anni, sottolinea l'associazione dei commercianti, il peso delle aziende con titolari stranieri sul totale delle imprese italiane è passato dal 2% a quasi il 9% e lo stock delle attività si è più che quintuplicato a dispetto di una contrazione tendenziale generale del 3%. Nel secondo trimestre 2012 le imprese individuali di immigrati erano circa 300 mila, 18 mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con una variazione tendenziale del +6,6% e una crescita del peso sul totale delle imprese individuali di più di mezzo punto percentuale. Un incremento che porta le imprese gestite da stranieri a produrre circa il 5,7% della intera ricchezza del nostro paese.
Il 44% delle imprese individuali straniere, rileva ancora Confesercenti, svolge attività di commercio, un altro 26% è nel settore delle costruzioni e un 10% nella manifattura. L'80% delle ditte si concentra quindi in soli 3 comparti, dove anche la crescita malgrado la crisi è stata sostenuta: +7,3% per le imprese del commercio, +3% per le imprese edili e +3,6% per la manifattura. A livello locale, è Prato la città regina. Nella provincia toscana il 37% delle imprese individuali è straniero, seguono Milano (il 19%), Firenze (il 17%), Reggio Emilia e Trieste. Il 16% degli imprenditori stranieri si concentra infine a Roma e Milano.
Fonte > Avvenire.it
Commenti
quando non c'è più il lavoro - e lavoro non c'è - l'UNICO modo per rinnovare il Permesso di Soggiorno è... aprire una Partita IVA!
elementare, Watson!
e invece i soloni sentenziano: le imprese degli extracom. resistono meglio!
sì, senza pagare IVA, INPS, INAIL, IRPEF, commercialista e altro, per resistere, un po' resistono...
che Italia!
E il giornalista non si chiede se tra le due cifre non ci sia una relazione di cusalità? Se cioè le aziende italiane non siano per caso fallite proprio perchè sono aumentate quelle che campano con salari da terzo mondo?
È la classica operazione mediatica di manipolazione dell'opinione pubblica. Deve passare la cittadinanza facile per tutti e l'abolizione dello ius sanguinis, inviso agli ebrei e ai buonisti beceri di casa nostra. Basta leggere le ultime dichiarazioni di Bersani. Stranamente, è scomparso il problema della disoccupazione giovanile e della crisi economica. La sinistra vede negli immigrati la loro clientela elettorale più fedele, perchè solo la sinistra garantisce l'apertura delle frontiere. Il futuro che ci attende lo si può vedere nelle banlieu francesi dove, di recente, una senatrice (socialista) ha proposto di inviare i militari per garantire l'ordine.
E il giornalista non si chiede se tra le due cifre non ci sia una relazione di cusalità? Se cioè le aziende italiane non siano per caso fallite proprio perchè sono aumentate quelle che campano con salari da terzo mondo?
È la classica operazione mediatica di manipolazione dell'opinione pubblica. Deve passare la cittadinanza facile per tutti e l'abolizione dello ius sanguinis, inviso agli ebrei e ai buonisti beceri di casa nostra. Basta leggere le ultime dichiarazioni di Bersani. Stranamente, è scomparso il problema della disoccupazione giovanile e della crisi economica. La sinistra vede negli immigrati la loro clientela elettorale più fedele, perchè solo la sinistra garantisce l'apertura delle frontiere. Il futuro che ci attende lo si può vedere nelle banlieu francesi dove, di recente, una senatrice (socialista) ha proposto di inviare i militari per garantire l'ordine
PULIZIA ETNICA DELLE MICRO IMPRESE STORICHE DEL NORD!?
oggi questi articoli di giornale non hanno più senso la "partita" (truccata) è persa!
a nostra insaputa siamo economicamente falliti e divenuti una colonia afro/franco/anglo/germanica
Facile poi chiudere e riaprire impresette, influenzando quindi le statistiche che non considerano quanti passaggi di mano fanno e quante ne aprono e chiudono le stesse persone.
Interessante anche il giornale dove vengon pubblicate queste notizie..uno specchio dei tempi?
Non ci vuole molto a capirlo...
...e c'è il classico,scolas tico,storico precedente...la tragicomica,pro gressiva decadenza dell'Impero Romano,inevitab ile,
con le bellicose popolazioni barbariche
che pian piano vi si infiltrarono,
gradualmente..."meticciandosi"...
con il preesistente elemento latino,
autoctono...fatal risultato finale...
qualche secolo dopo,tutti,come tu dici...
"sostituiti"!
C'è da dire che nell'italia di oggi condurre un'attività imprenditoriale privata nel rispetto delle asfissianti regolamentazion i vigenti è un'impresa che ha dell'eroico...
Però nella città di roma (minuscolo voluto), dove ho la (s)fortuna di trovarmi ad abitare in questo periodo, ci sono interi "rami" del commercio al dettaglio che sono totale appannaggio di onesti faticatori stranieri: penso alle frutterie dei pakistani, alle pizzerie al taglio degli egiziani etc.
Ora la mia domanda è la seguente: siamo sicuri che anche in questi casi si tratta della "mafia" extracomunitari a che invade il mercato, oppure più semplicemente gli italiani trentenni coetanei miei e dei suddetti stranieri (peraltro quasi sempre con moglie a carico e prole numerosa, a differenza nostra) non hanno voglia (o non sono stati abituati) di stringere la cinghia per portare avanti (eroicamente, ripeto) un'attività?
Lif di euro-holocaust
Lo è.
>C'è da dire che nell'italia di oggi condurre un'attività imprenditoriale privata nel rispetto delle asfissianti regolamentazion i vigenti è un'impresa che ha dell'eroico...
Esatto. Parola di ex "eroe", che ha dovuto mollare per la disperazione.
>Però nella città di roma (minuscolo voluto), dove ho la (s)fortuna di trovarmi ad abitare in questo periodo,
E perché non te ne torni a casétta tua, che sicuramente è un gran bel posto e si merita pure l'iniziale maiuscola?
>ci sono interi "rami" del commercio al dettaglio che sono totale appannaggio di onesti faticatori stranieri: penso alle frutterie dei pakistani, alle pizzerie al taglio degli egiziani etc.
Ecco, bravo. Pensa, pensa.
>Ora la mia domanda è la seguente: siamo sicuri che anche in questi casi si tratta della "mafia" extracomunitari a che invade il mercato,
Sì, siamo sicuri.
>oppure più semplicemente gli italiani trentenni coetanei miei e dei suddetti stranieri (peraltro quasi sempre con moglie a carico e prole numerosa, a differenza nostra) non hanno voglia (o non sono stati abituati) di stringere la cinghia per portare avanti (eroicamente, ripeto) un'attività?
"Fanno i mestieri che gli italiani non vogliono più fare"! Era semplice, come ho fatto a non arrivarci subito!
Dopo un certo periodo questi stranieri, racimolato un certo gruzzoletto, prendono e se ne tornano al loro paese dove, complice il cambio favorevole, vivono molto bene e addirittura avviano attività là.
Se tutto ve bene poi, percepiscono pure indennità o pensioncine italiane..ma stando là.
Ma al sistema Italia...cosa viene in tasca?
Null'altro che esportazione di capitali in modo velato.
In effetti anche tra queste etnie, spacciate dalla nostra becera stampa servile come pacifiche, la convivenza non è sempre idilliaca (accoltellament i ed omicidi tra cingalesi, slavi, ecc).
Il numero di 13.000 mi sembra da correggere al rialzo contando anche le "associazioni a delinquere" dei popoli dell' est soprattutto!
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