Quanto sia costata l’imponente esibizione di povertà di cui Papa Francesco è stato protagonista il 4 ottobre ad Assisi non è dato sapere. Certo che, in tempi in cui va così di moda la semplificazione, viene da dire che la storica giornata abbia avuto ben poco di francescano. Una partitura ben scritta e ben interpretata, se si vuole, ma priva del quid che ha reso unico lo spirito di Francesco, il santo: la sorpresa che spiazza il mondo. Francesco, il Papa, che abbraccia i malati, che si stringe alla folla, che fa la battuta, che parla a braccio, che sale sulla Panda, che molla i cardinali a pranzo con le autorità per andare al desco dei poveri era quanto di più scontato ci si potesse attendere, ed è puntualmente avvenuto.
Naturalmente con gran concorso di stampa cattolica e paracattolica a esaltare l’umiltà del gesto tirando un sospirone di sollievo perché, questa volta, il Papa ha parlato dell’incontro con Cristo. E di quella laica a dire che, adesso sì, la chiesa si mette al passo con i tempi. Tutta roba buona per il titolista di medio calibro che vuole chiudere in fretta il giornale e domani si vedrà.
Non c’è stata neanche la sorpresa del gesto clamoroso. Ma, anche questa, sarebbe stata ben povera cosa, visto quanto Papa Bergoglio ha detto e fatto in solo mezzo anno di pontificato culminato negli ammiccamenti con Eugenio Scalfari e nell’intervista a Civiltà Cattolica.
Gli unici a trovarsi spiazzati, in questo caso, sarebbero stati i “normalisti”, quei cattolici intenti pateticamente a convincere il prossimo, e ancor più pateticamente a convincere se stessi, che nulla è cambiato. E’ tutto normale e, come al solito, è colpa dei giornali che travisano a bella posta il Papa, il quale direbbe solo in modo diverso le stesse verità insegnate dai predecessori.
Per quanto il giornalismo sia il mestiere più antico del mondo, riesce difficile dare credito a questa tesi. “Santità”, chiede per esempio Scalfari nella sua intervista, “esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?”. “Ciascuno di noi”, risponde il Papa, “ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene”. “Lei, Santità”, incalza gesuiticamente Eugenio, al quale non pare vero, “l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi più coraggiosi detti da un Papa”. “E qui lo ripeto”, ribadisce il Papa, al quale non pare vero neanche a lui. “Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo”.
A Vaticano II già concluso e a postconcilio più che ben avviato, nel capitolo 32 della “Veritatis splendor”, Giovanni Paolo II scriveva, contestando “alcune correnti del pensiero moderno”, che “si sono attribuite alla coscienza individuale le prerogative di un’istanza suprema del giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente del bene e del male (…) tanto che si è giunti a una concezione radicalmente soggettivista del giudizio morale”. Anche il “normalista” più estroso dovrebbe trovare difficile conciliare il Bergoglio 2013 con il Wojtyla 1993.
Al cospetto di tale inversione di rotta, i giornali fanno il loro onesto e scontato lavoro. Riprendono le frasi di Papa Francesco in evidente contrasto con ciò che i papi e la chiesa hanno sempre insegnato e le trasformano in titoli da prima pagina. E allora il “normalista”, che dice sempre e ovunque quello che pensa l’Osservatore Romano, tira in ballo il contesto. Le frasi estrapolate dal benedetto contesto non rispecchierebbero la mens di chi le ha pronunciate. Ma, ed è la storia della chiesa che lo insegna, certe frasi di senso compiuto hanno senso e vanno giudicate a prescindere. Se in una lunga intervista qualcuno sostiene che “Hitler è stato un benefattore dell’umanità”, difficilmente potrà cavarsela davanti al mondo invocando il contesto. Se un Papa dice in un’intervista “io credo in Dio, non in un Dio cattolico” la frittata è fatta a prescindere. Sono duemila anni che la chiesa giudica le affermazioni dottrinali isolandole dal contesto. Nel 1713, Clemente XI pubblica la costituzione “Unigenitus Dei Filius” in cui condanna 101 proposizioni del teologo Pasquier Quesnel. Nel 1864, Pio IX pubblica nel “Sillabo” un elenco di proposizioni erronee. Nel 1907, San Pio X allega alla “Pascendi dominici gregis” 65 frasi incompatibili con il cattolicesimo. E sono solo alcuni esempi per dire che l’errore, quando c’è, si riconosce a occhio nudo. Una ripassatina al “Denzinger” non farebbe male.
Per altro, nel caso delle interviste di Bergoglio, l’analisi del contesto può persino peggiorare le cose. Quando, per esempio, Papa Francesco dice a Scalfari che “il proselitismo è una solenne sciocchezza”, il “normalista” subito spiega che si sta parlando del proselitismo aggressivo delle sette sudamericane. Purtroppo, nell’intervista, Bergoglio dice a Scalfari: “Non voglio convertirla”. Ne scende che, nell’interpretazione autentica, quando si definisce “solenne sciocchezza” il proselitismo, si intende il lavoro fatto dalla chiesa per convertire le anime al cattolicesimo.
Sarebbe difficile interpretare il concetto altrimenti, alla luce delle nozze tra Vangelo e mondo, che Francesco ha benedetto nell’intervista alla Civiltà Cattolica. “Il Vaticano II”, spiega il Papa, “è stato una rilettura del Vangelo alla luce della cultura contemporanea. Ha prodotto un movimento di rinnovamento che semplicemente viene dallo stesso Vangelo. I frutti sono enormi. Basta ricordare la liturgia. Il lavoro della riforma liturgica è stato un servizio al popolo come rilettura del Vangelo a partire da una situazione storica concreta. Sì, ci sono linee di ermeneutica di continuità e di discontinuità, tuttavia una cosa è chiara: la dinamica di lettura del Vangelo attualizzata nell’oggi che è stata propria del Concilio è assolutamente irreversibile”. Proprio così, non più il mondo messo in forma alla luce del Vangelo, ma il Vangelo deformato alla luce del mondo, della cultura contemporanea. E chissà quante volte dovrà avvenire, a ogni torno di mutamento culturale, ogni volta mettendo in mora la rilettura precedente: nient’altro che il concilio permanente teorizzato dal gesuita Carlo Maria Martini.
Su questa scia, si sta alzando sull’orizzonte l’idea di una nuova chiesa, “l’ospedale da campo” evocato nell’intervista a Civiltà Cattolica dove pare che i medici fino a ora non abbiano fatto bene il loro mestiere. “Penso anche alla situazione di una donna che ha avuto alle spalle un matrimonio fallito nel quale ha pure abortito”, dice sempre il Papa. “Poi questa donna si è risposata e adesso è serena con cinque figli. L’aborto le pesa enormemente ed è sinceramente pentita. Vorrebbe andare avanti nella vita cristiana. Che cosa fa il confessore?”. Un discorso costruito sapientemente per essere concluso da una domanda dopo la quale si va capo e si cambia argomento, quasi a sottolineare l’inabilità della chiesa di rispondere. Un passaggio sconcertante se si pensa che la chiesa soddisfa da duemila anni tale quesito con una regola che permette l’assoluzione del peccatore, a patto che sia pentito e si impegni a non rimanere nel peccato. Eppure, soggiogate dalla straripante personalità di Papa Bergoglio, legioni di cattolici si sono bevute la favola di un problema che in realtà non è mai esistito. Tutti lì, con il senso di colpa per duemila anni di presunte soperchierie ai danni dei poveri peccatori, a ringraziare il vescovo venuto dalla fine del mondo, non per aver risolto un problema non c’era, ma per averlo inventato.
L’aspetto inquietante del pensiero sotteso a tali affermazioni è l’idea di un’alternativa insanabile fra rigore dottrinale e misericordia: se c’è uno, non può esservi l’altra. Ma la chiesa, da sempre, insegna e vive esattamente il contrario. Sono la percezione del peccato e il pentimento di averlo commesso, insieme al proposito di evitarlo in futuro, che rendono possibile il perdono di Dio. Gesù salva l’adultera dalla lapidazione, la assolve, ma la congeda dicendo: “Va, e non peccare più”. Non le dice: “Va, e sta tranquilla che la mia chiesa non eserciterà alcuna ingerenza spirituale nella tua vita personale”.
Visto il consenso praticamente unanime nel popolo cattolico e l’innamoramento del mondo, contro il quale però il Vangelo dovrebbe mettere in sospetto, verrebbe da dire che sei mesi di Papa Francesco hanno cambiato un’epoca. In realtà, si assiste al fenomeno di un leader che dice alla folla proprio quello che la folla vuole sentirsi dire. Ma è innegabile che questo viene fatto con grande talento e grande mestiere. La comunicazione con il popolo, che è diventato popolo di Dio dove di fatto non c’è più distinzione tra credenti e non credenti, è solo in piccolissima parte diretta e spontanea.
Persino i bagni di folla in piazza San Pietro, alla Giornata mondiale della gioventù, a Lampedusa o ad Assisi sono filtrati dai mezzi di comunicazione che si incaricano di fornire gli avvenimenti unitamente alla loro interpretazione.
Il fenomeno Francesco non si sottrae alla regola fondamentale del gioco mediatico, ma, anzi, se ne serve quasi a diventarne connaturale. Il meccanismo fu definito con grande efficacia all’inizio degli anni Ottanta da Mario Alighiero Manacorda in un godibile libretto dal godibilissimo titolo “Il linguaggio televisivo. O la folle anadiplosi”. L’anadiplosi è una figura retorica che, come avviene in questa riga, fa iniziare una frase con il termine principale contenuto nella frase precedente. Tale artificio retorico, secondo Manacorda, è divenuto l’essenza del linguaggio mediatico. “Questi modi puramente formali, superflui, inutili e incomprensibili quanto alla sostanza” diceva “inducono l’ascoltatore a seguire la parte formale, cioè la figura retorica, e a dimenticare la parte sostanziale”.
Con il tempo, la comunicazione di massa ha finito per sostituire definitivamente l’aspetto formale a quello sostanziale, l’apparenza alla verità. E lo ha fatto, in particolare, grazie alle figure retoriche della sineddoche e della metonimia, con le quali si rappresenta una parte per tutto. La velocità sempre più vertiginosa dell’informazione impone di trascurare l’insieme e porta a concentrarsi su alcuni particolari scelti con perizia per dare una lettura del fenomeno complessivo. Sempre più spesso, giornali, tv, siti internet, riassumono i grandi eventi in un dettaglio.
Da questo punto di vista, sembra che Papa Francesco sia stato fatto per i mass media e che i mass media siano stati fatti per Papa Francesco. Basta citare il solo esempio dell’uomo vestito di bianco che scende la scaletta dell’aereo portando una sdrucita borsa di cuoio nera: perfetto uso di sineddoche e metonimia insieme. La figura del Papa viene assorbita da quella borsa nera che ne annulla l’immagine sacrale tramandata nei secoli per restituirne una completamente nuova e mondana: il Papa, il nuovo Papa, è tutto in quel particolare che ne esalta la povertà, l’umiltà, la dedizione, il lavoro, la contemporaneità, la quotidianità, la prossimità a quanto di più terreno si possa immaginare.
L’effetto finale di tale processo porta alla collocazione sullo sfondo del concetto impersonale di Papato e la contemporanea salita alla ribalta della persona che lo incarna. L’effetto è tanto più dirompente se si osserva che i destinatari del messaggio recepiscono il significato esattamente opposto: osannano la grande umiltà dell’uomo e pensano che questi porti lustro al Papato.
Per effetto di sineddoche e metonimia, il passo successivo consiste nell’identificare la persona del Papa con il Papato: una parte per il tutto, e Simone ha spodestato Pietro. Questo fenomeno fa sì che Bergoglio, pur esprimendosi formalmente come dottore privato, trasformi di fatto qualsiasi suo gesto e qualsiasi sua parola in un atto di magistero. Se poi si pensa che persino la maggior parte dei cattolici è convinta che quanto dice il Papa sia solo e sempre infallibile, il gioco è fatto. Per quanto si possa protestare che una lettera a Scalfari o un’intervista a chicchessia siano persino meno di un parere da dottore privato, nell’epoca massmediatica, l’effetto che produrranno sarà incommensurabilmente maggiore a qualsiasi pronunciamento solenne. Anzi, più il gesto o il discorso saranno formalmente piccoli e insignificanti, tanto più avranno effetto e saranno considerati come inattaccabili e incriticabili.
Non a caso la simbologia che sorregge questo fenomeno è fatta di povere cose quotidiane. La borsa nera portata in mano sull’aereo è un esempio di scuola. Ma anche quando si parla della croce pettorale, dell’anello, dell’altare, delle suppellettili sacre o dei paramenti, si parla del materiale con cui sono fatte e non più di ciò che rappresentano: la materia informe ha avuto il sopravvento sulla forma. Di fatto, Gesù non si trova più sulla croce che il Papa porta al collo perché la gente viene indotta a contemplare il ferro in cui l’oggetto è stato prodotto. Ancora una volta la parte si mangia il Tutto, che qui va scritto con la “T” maiuscola. E la “carne di Cristo” viene cercata altrove e ciascuno finisce per individuare dove vuole l’olocausto che più gli si confà. In questi giorni a Lampedusa, domani chissà.
E’ l’esito della saggezza del mondo, che san Paolo bandiva come stoltezza e che oggi viene usata per rileggere il Vangelo con gli occhi della tv. Ma già nel 1969, Marshall McLuhan scriveva a Jacques Maritain: “Gli ambienti dell’informazione elettronica, che sono stati completamente eterei, nutrono l’illusione del mondo come sostanza spirituale. Questo è un ragionevole fac simile del Corpo Mistico, un’assordante manifestazione dell’anticristo. Dopo tutto, il principe di questo mondo è un grandissimo ingegnere elettronico”.
Prima o poi ci si dovrà pur risvegliare dal grande sonno massmediatico e tornare a misurarsi con la realtà. E bisognerà anche imparare l’umiltà vera, che consiste nel sottomettersi a Qualcuno di più grande, che si manifesta attraverso leggi immutabili persino dal Vicario di Cristo. E bisognerà ritrovare il coraggio di dire che un cattolico può solo sentirsi smarrito davanti a un dialogo in cui ognuno, in omaggio alla pretesa autonomia della coscienza, venga incitato a proseguire verso una sua personale visione del bene e del male. Perché Cristo non può essere un’opzione tra le tante. Almeno per il suo vicario.
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro
(Giornalista e studioso di letteratura il primo, canonista e docente di Bioetica il secondo, gli autori sono espressione autorevole del mondo tradizionalista cattolico)
Fonte > Il Foglio.it
Commenti
http://it.gloria.tv/?media=509067
"Non c’è niente in questo programma di pontificato che possa riuscire non accetto all’opinione laica dominante. Anche il giudizio che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI abbiano fatto “molto poco” nell’aprire allo spirito moderno è in linea con tale opinione. Il segreto della popolarità di Francesco è nella generosità con cui si concede alle attese della “cultura moderna” e nell’accortezza con cui schiva ciò che possa diventare segno di contraddizione"
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350615
Il fine e i mezzi
http://www.corrispondenzaromana.it/il-fine-e-i-mezzi/
Questo individuo porterà al suo massimo splendore il Cacchianesimo, fantasia di menti malate che col Cristianesimo non ha nulla ma proprio nulla da spartire.
Saluti.
Ma non riuscite a capire il problema: non è stato un inciampo accidentale.
A parte che l'ha ripetuto 3 volte in due occasioni diverse, il che esclude le gaffe.
Altrimenti ci si potrebbe fermare lì, dire ha sbagliato, pazienza, punto a capo.
(A parte che chiunque si accorge di avere sbagliato, ha il dovere di rettificare l'insegnamento errato dato a milioni di persone... Nessuna rettifica -> nessuno sbaglio.)
Il punto è che in questa occasione ha chiarito enormemente quello che pensa. (E non solo lui, dato che è la moda del CVII.)
La legge della coscienza rende inutile la conversione! E di conseguenza anche il desiderio di portare battesimo. Ma anche la predicazione: che bisogno c'è di essere proprio aderenti al Vangelo con tutte le sue scomodità scandalose. Ognuno faccia quello che crede giusto e che si sente, nulla di più per carità.
Come avevo scritto in questo commento:
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=268588:lettera-al-papa-da-una-cattolica-perplessa&catid=176:worldwide&Itemid=100018#comment-207908
In tutto questo c'è un'estrema coerenza.
Gli ebrei fanno bene ad essere ebrei e guai a chi pensa o desidera convertirli.
Gli atei facciano quello che la loro coscienza suggerisce loro.
I musulmani facciano i bravi musulmani.
Ai cristiani che lo sono già, si predichi pure il Vangelo e diano esempio, ma senza ansie di convertire qualcuno.
Ciliegina sulla torta, per evitare tentazioni ricorrenti, si sostituisca la predicazione col dialogo, in modo da mettersi alla pari con l'altro interlocutore, perché si sa la Verità non dobbiamo pensare di averla tutta noi, il dubbio è utile.
Non siamo dunque noi a dare importanza a un mero episodio, ma voi a non cogliere la visione d'insieme di quello che sta accadendo.
Non si può negare ci siano altre cose positive, ma è proprio questo l'estremo pericolo: paradossalmente più "santità" percepita c'è e più può avere effetto l'azione di scardinamento voluta.
Più il tempo passa e più il popolo percepisce che Bergoglio sia "santo", più accetterà qualunque cosa proponga loro. In tema dottrinale non bisogna mai farsi coinvolgere emotivamente, altrimenti è molto più facile sbagliare giudizio.
La domanda a questo punto diventa: a voi sta bene
-) non cercare di convertire gli altri, -) dialogare con tutti invece di annunciare,
-)aiutare gli altri a seguire quello che loro pensano sia il bene, senza volerli illuminare degli errori
Se per voi è tutto normale, non credo abbiamo altro da dirci, ognuno confronti questa "nuova evangelizzazion e" con l'unico Vangelo e veda come in realtà si sia alterato pesantemente il contenuto.
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Il papa sull'aereo ha detto: Se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla.
Vero. E perché? Perché è Dio che giudica. E può giudicare chiunque, papi compresi. Nessun papa può condannare all'Inferno alcuna persona. Non può saperlo cosa gli succederà, magari prima di morire può esserci un pentimento accompagnato da un'amara lacrima, o una domanda finalmente liberata che si rivolge a Dio. In quel caso, ad esempio, non voleva dire che gli omosessuali possono farlo tranquillamente tra di loro senza remore. Sta dicendo che, se un omosessuale è in cerca di Dio, non può condannarlo in quanto tale. Anzi, si sente di accoglierlo, ma sempre non in quanto tale, bensì per incamminarlo lungo un percorso di Bene. Se cerca Dio, allora la Chiesa può accompagnarlo. Ricordate la storia del figliol prodigo. E ricordate che nell'intervista, Bene è sempre maiuscolo, non minuscolo. Un mero caso?
Se i prelati dovessero spingere a fare ciò che ad ognuno passa semplicemente per la testa perché gli piace, vorrebbe dire che o se ne starebbero zitti per sempre non avendo più ragione d'esistere, o farebbero un proselitismo qualunquista a chiunque. In ogni caso, non sarebbero più dei prelati sia che operassero sia che non operassero. Invece, mi sembra che il papa in questione voglia fare mantenere la Chiesa in piedi.
Certo, anch'io sono un po' spaurito. Sicuramente il cattolicesimo ormai è molto leggero e insipido, ma è un problema comune anche alle generazioni preVCII°: il cattolicesimo era per lo più normativo e moralista, non era più in grado - salvo casi isolati - di sondare un animo umano. Vedete, convertire non significa semplicemente convincere con le parole, ma trasformare profondamente l'altro, e per questo ci sono migliaia di fattori. Magari le buone intenzioni ci sono tutte, ma si finisce come la Russia di Gorbačëv, che volle la Perestojka senza averne i mezzi né le idee particolarmente chiare. Preghiamo...
Milo, non hai capito il problema.
C'è il giudizio che hai detto tu e questo nessuno di noi, compresi ovviamente i papi, può farlo. A questo Gesù si riferisce quando invita a non giudicare.
MA non è mai di questo giudizio (sulla sorte futura di un'anima) che si parla. Infatti mai nella storia della Chiesa nessuno si è sognato di dire che il tal peccatore è andato all'inferno.
Si parla del giudizio sul comportamento, sul peccato, su ciò che oggettivamente è male contro la legge di Dio.
Questa è l'illuminazione che i cristiani sono obbligati a dare ai peccatori. Nel momento che gli fai capire il contrario, assecondando quello che lui pensa erroneamente che sia il suo bene, stai diffondendo tenebra, non luce.
La cosa più assurda è che Bergoglio, ha voluto aggiungere che è la lobby il problema grave!
NON la lobby gay, ma qualsiasi lobby.
E' fare lobby il male, non che in particolare la lobby gay. E tantomeno l'essere gay (e "gay" vuol dire anche agire da omosessuale).
Altro che come qualcuno che vuol dire che Bergoglio ha condannato la lobby gay!
Bergoglio si comporta da sottoproletario
argentino,credo che dipenda dalla sua formazione,most ra il pollice all'insù,fa gesti che piacciono molto alle masse del sudamerica.
Non credo che ela sera si diletti di grandi letture teologiche.
E' un uomo qualunque,uno che vive da scapolo.
Questa è la Chiesa oggi.Una cosa qualunque.
Il contrasto più visibile è proprio con il Papa precedente. Benedetto XVI avrà avuto pure i suoi limiti, ma, più passa il tempo e si moltiplicano queste prese di posizione assurde, più appare, al confronto, come un gigante del papato moderno.
I cattolici dovranno richiudersi nelle catacombe e la nuova chiesa democratica mondiale tanto cara alla setta che sostiene che la verità è relativa avrà dalla sua la più ingannevole delle vittorie.
Sarà una disastrosa vittoria di Pirro che devasterà il mondo e la storia e costerà milioni di anime che andranno perdute.
Che Domine Dio abbia pietà di tutti noi.
Preghiamo e digiuniamo perchè forse siamo ad un passo dal più tragico scisma della Santa Madre Chiesa.
Imploriamo l'intercessione della Vergine Immacolata e la difesa potente di San Michele Arcangelo attraverso l'arma invincibile del Santo Rosario.
Esiste lo Spirito Santo?
Se esiste perchè ha permesso che Il Santo
Padre fosse Bergoglio?
Evidentemente lo Spirito Santo conosce
l'uomo da sempre e se ha messo un tal uomo in questa posizione è per rinnovare completamente la Chiesa di DIO.
A Fatima la Mamma di Gesù previde
cardinali contro cardinali vescovi
contro vescovi, attendiamo e vedremo.
La libertà dell'uomo è relativa al momento temporale in cui vive, mentre
sistemi solari sono progrediti da
eoni d'anni e poi sono spariti nel nulla
così come sarà per questo piccolo pianeta.
preghiamo la Misericordia di DIO che
ci aiuti nel disastro che incombe
a causa dell'egoismo stolto che permette
l'aborto, l'eutanasia,la miseria di miliardi d'esseri umani nell'impero
della superbia stolta assassina.
Il "Kathecon" (scrivo a memoria e non so il greco) -riferitevi ai libri e agli articoli del Direttore- è l'ostacolo che impedisce al diavolo di riversare tutto il suo odio su ciascuno di noi e sull'umanità.
Se il Papa non "frena" più siamo tutti nei pasticci.
Chi accetta di essere Papa accetta -ipso facto- di svolgere la missione che Nostro Signore Gesù Cristo gli ha affidato: guidare il popolo di Dio nella Storia.
Se veramente Bergoglio ha dubbi simili " Chi sono io per giudicare" doveva -per onesta- rinunciare al Papato. Se ha accettato la missione allora deve svolgere il compito richiesto!
Tertium non datur.
Ve lo immaginate il malcapitato che si reca in tribunale per avere giustizia ed incontra il giudice che gli dice "E chi sono io per giudicare?"
Bergoglio facci sognare ... dai le dimissioni pure tu!
Ti piacerebbe! Ma per farti dispetto non ti priverò della mia "imprenscindibil e" presenza.
Luigi Copertino
(dott. certo, prof., ing. e comm., no)
Allora puoi sederti comodamente in prima fila ed aspettare in eterno.
Luigi Copertino
PS = nella mia dieta, privata come pubblica, non sono previsti i tessuti, di qualsiasi fatta e forma.
Grazie a questi purosangue del relativismo postconciliare, questi giovani turchi neodemocristi, ho cambiato finalmente parrocchia, stanco di sorbirmi le loro facce da imbonitori neurolinguistic i.
Fortunati i Tirolesi con le loro messe "animate" dagli schuetzen...
"L’aspetto inquietante del pensiero sotteso a tali affermazioni è l’idea di un’alternativa insanabile fra rigore dottrinale e misericordia: se c’è uno, non può esservi l’altra."
Questo a mio parere è l'errore che compiva martini e che a quanto pare sta compiendo bergoglio così rischiando di perdonare ogni tipo di peccatore ma ahimè anche di peccato.
La misericordia di Dio è qualcosa di grande e salvifico ma se in pubblico parli solo di questo rischi di far passare il messaggio che non è necessario sforzarsi a compiere il bene.
Non per niente ancora oggi la confessione avviene nel segreto del confessionale dove il padre può elargire tutta la sua misericordia e comprensione nei confronti del peccatore senza possibilità di fraintendimento e solo dopo il pentimento e la contrizione.
Chiaramente la coscienza può essere un metro di giudizio ma non può essere l'unico altrimenti che bisogno ci sarebbe di confessarsi: ci si autoassolverebb e.
Quello che voglio dire è che ciò che dice bergoglio puo' andar bene in un confessionale ma dal soglio di Pietro questo non è sufficiente. Si rischia di disorientare il cristiano medio.
Terribile a questo punto la domanda "che cosa fa il confessore" rimasta senza alcuna risposta.(non escludiamo però che bergoglio non abbia potuto concludere il pensiero perché incalzato da un'altra domanda).
Solo un appunto lo farei al titolo.
Infatti, uno degli autori dell'articolo è pure firmatario dello studio critico del decreto di commissariament o dei Francescani dell'Immacolata, che è stato presentato al Prefetto per i Religiosi.
Ora, un titolo così polemico può giovare ad un sereno esame di quello studio?
Dobbiamo anche considerare che si tratta del primo papa ad essersi formato dopo il Vaticano II.
Luigi Copertino
Movenza di Papa Francesco temo siano da ricercare in una sinistra durezza o chiusura di cuore dei detrattori che in reali apocalittici segnali di velata graduale apostasia della cattedra di Pietro. A tutti costoro ripeto; attenti a quello chr PApa Francesco compirà il 13 ottobre p.v. . Sempre che non abbiate deciso di buttare nel cestino infallibilita e magistero per vostre pruderie formali . Ahia..scusate...ogni tanto non riesco a trattenere e domare goffredo di buglione..
Fu una ripetizione di quella avvenuta a Fatima il 13 Maggio 1982.
Giuliano
Interessante, sarà forse G.A.D.U.? Dagli stemmi dai riferimenti chiaramente massonici non è da escludere.
"Non voglio convertirla" tra fratelli non è necessario.
"E’ l’esito della saggezza del mondo, che san Paolo bandiva come stoltezza e che oggi viene usata per rileggere il Vangelo con gli occhi della tv" Giusto.
Questo vale pure per alcuni commentatori qui che di saggezza e conoscenza vera delle scritture non ne esibiscono nessuna, ma odio sì per i tradizionalisti s'intende, cioè i fedeli a Cristo, tanto è vero che non hanno neppure il pudore di nascondere le loro ridicole elucubrazioni.
Non tutti!
forse perche' si ha la sensazione di un ULTERIORE passo indietro ?
Un sogno come questo dà calore al cuore. E certe cose non si possono spiegare se non con il cuore.
Troppe volte si voglione sapere tante cose usando la ragione e l'intelletto.
Ma solo usando più il cuore e meno la ragione si può piacere di più a Gesù. E questo perchè è l'atteggiamento che hanno i bambini!
"Ti ringrazio Padre perchè hai tenuto nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
Si o Padre, perchè così è piaciuto a te."
Vi chiedo scusa se vi ho fatto la predica. Non è con questo spirito che ho scritto questo breve commento.
Ecco qua. si tratta della croce di ferro di Bergoglio. Sulla croce non c'è Gesù sull'Altare (cioè Gesù con le braccia aperte, appunto in Croce) ma "un'' generico pastore ed alcune pecorelle. Poi a sovrastare il tutto una colomba non come siamo abituati a vederla, ciò lo Spirito che punta verso l'alto, ma un uccello che punta verso il basso (che mi dicono sia un simbolo esoterico non certo bello). Fate voi, personalmente io non butto via nessuna informazione, non è detto che la usi, ma certamente non la cestino. Pae e bene
http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/2013/03/20/861465-pavia-papa-croce-artigiano.shtml
Saluti
Che risparmio comporta questa scelta?
Che pretesa è quella di essere più umile e bravo di chi ti precede perchè ti sei scelto la crocetta dozzinale?
Se sei veramente umile e rispettoso della tradizione che devi servire fai quello che hanno fatto tutti prima di te e pure se non ti piace lo fai uguale invece di atteggiarti a primadonna ma con le scarpe sfonde.
Mi spiace, ma a me sembrano critiche preconcette e un po' farisaiche...
Infatti non mi sembra proprio che le decine di papi venuti prima abbiano fatto tutti le stesse cose dei predecessori. Se si considera Bergoglio il male della Chiesa ho la vaga impressione che non si conosca bene la storia...nei secoli passati sono accadute cose che se accadessero ai giorni nostri farebbero gridare alla fine del mondo!
Credo si sia perso il senso della misura nelle critiche. Fra poco avremo un fuoco di fila che giungerà da progressisti e tradizionalisti e così si realizzerà la perfetta divisione di colui che ne porta il nome "diavolo"...e ovviamente entrambe le parti grideranno che non è colpa loro, ma del papa.
Visto che spesso si cita San Giovanni Bosco a sproposito, vorrei ricordare la sua massima con la quale zittiva critici e mormoratori: nel nubbio, me ne sto col papa.
Ah dimenticavo...Bergoglio è un antipapa, nevvero?
Comunque non si preoccupi col papa resteranno sempre boff scalfari e kung, senza contare tutti gli atei che ha convertito e tutti i musulmani a cui ha lavato i piedi.
Se poi per lei essere papa significa portare croci d'oro e triregni sul capo non so proprio che farci...
Lei come al solito in questi casi vuole ribaltare le cose giustificare la causa con l'effetto e non viceversa.
Se ragioniamo su questioni di simboli e sul loro significato in termini metafisici, dobbiamo necessariamente mantenere il confronto su quelli, se invece vogliamo fare pettegolezzo o polemica allora è altro paio di maniche.
Lei ha citato Don Bosco volendo significare che per non sbagliare mai basta dare sempre ragione al papa.
Io invece ho rilevato che se il papa ha sempre ragione e se i papi al tempo di don bosco hanno ragione, allora il papa attuale ha torto. Il riferimento era su simboli specifici.
E' per questo che i papi su alcune cose dovrebbero fare tutti sempre la stessa cosa. Una di queste cose riguarda il simbolismo in ambito sacro.
Potrei dire usando la sua retorica che se per lei essere papa significa fare il contrario di quello che facevano i papi prima, non so che farci.
Pio IX proprio perchè ebbe la sana correzione fraterna dei tradizionalisti che lo accusavano, comprese il rischio e riparò ad alcuni errori in modo chiaro ed egregio. Speriamo che anche Bergoglio faccia così e speriamo che anche stavolta le amorevoli e sincere accuse dei tradizionalisti portino il papa a non commettere errori fatali e a riparare a quelli gravi che va facendo da tempo.
Preghiamo per lui.
Citazione paolaerre46:
La croce è d'argento. Inoltre la Colomba, come nell'episodio del Battesimo di Gesù, discende dall'Alto. Ad ogni modo le fornisco il seguente link, dove troverà certamente supporto per discernere correttamente i simboli religiosi. Troverà molte sorprese, compresa una medaglia con una croce rovesciata fatta coniare niente meno che da Papa Pio IX (quello del Sillabo). http://www.centrosangiorgio.com/index.htm
Buona lettura.
Saluti.
Dall'altro lato, trovo entusiasmante il suo rinnovato appello ai cristiani ad "uscire" dalle parrocchie per curare le ferite dell'anima della gente, per portare Cristo alle folle, in totale spregio dei lazzi e dileggi in cui la società laica sicuramente si prodigherà contro.
Non credo dunque che il Papa intenda annullare la forza della testimonianza tesa alla conversione dei lontani. Questa sua presa diposizione contro il proselitismo pensa infatti che debba essere analizzata meglio.
Come sempre, applichiamo il metodo insegnatoci da Gesù stesso per discernere bene e male: dai frutti li riconoscerete. Facciamo dunque passare il necessario tempo affinchè questi frutti maturino, per verificare se siano buoni o cattivi; non abbiamo infatti la benchè minima capacità di fermare un possibile pericolo per la cristianità (non essendo capaci nemmeno di sapere cosa chiedere nella preghiera!) il cui manifestarsi riposa
negli insondabili disegni del Padre.
appunto
lo seguirò , fino a quando non contraddirà il Vangelo
Cristo disse: IO SONO LA VERITA'
Bergoglio disse:
La verità è una relazione.
Cristo disse: IL VOSTRO PARLARE SIA SI SI E NO NO, TUTTO IL RESTO VIENE DAL MALIGNO.
Bergoglio disse: Be bi bo bu ba e ba be ba ba ba bib booo ba... vergongnaaaaaaa a... baaa beee buu boo buu ba beee etc.. etc..c.
Durante le "uscite" pubbliche Bergolio dice frasi che puoi leggere pure nei biglietti dei baci perugina!
La Chiesa, caro mio, non la distrugge nessuno. Nessuna forza umana o naturale la può distruggere. Neanche gli uomini di Chiesa. Il Cardinale Consalvi, riferendosi ai prelati, disse a Napoleone che, al colmo della sua potenza imperiale, cianciava di distruggere la Chiesa: "Maestà, in 1800 anni non ci siamo riusciti neanche noi!". Ed una cosa è sicura: in termini di nepotismo e corruzione mondana del clero, oggi siamo messi meglio di un tempo, nel senso che nonostante Ior e preti pedofili il livello di mondanità e di scandalo tra gli ecclesiastici è molto diminuito rispetto ai secoli passati.
Luigi Copertino
IL MODERNO FIGLIOL PRODIGO
C’era una volta un padre che aveva due figli. Il più giovane un giorno gli chiese la sua parte di eredità e partì per un paese lontano, dove si mise a vivere da dissoluto. Il padre, affranto dal dolore per la partenza del figlio, partì anche lui e andò a cercarlo nei bordelli, dove lo trovò mentre fornicava con le prostitute. Allora si inginocchiò e piangendo gli disse “Tu sei sempre mio figlio!”. Questi allora rispose: “Benissimo, mi fa piacere, adesso mi lasci continuare per favore?”. Allora il padre tornò a casa e, incontrato il figlio maggiore tutto sudato mentre lavorava nei campi, lo prese a sberle sgridandolo severamente: “Sporco tradizionalista !”.
Hai scordato un pezzo!!!:
Il padre prima di ripartire disse al figlio puttaniere:
figlio mio visto che segui la tua coscienza di porco eccoti un'altro pò di soldi, sono quelli di quel coglione di tuo fratello che è a lavorare nel campo... prendili tu e pagaci le mignotte che con quello che costano non vorrei restassi senza liquidi, sei sempre mio figlio no???
mavaaaaa
In attesa che frotte di teologi, biblisti ed esegeti ci disvelino gli arcani significati insiti nella parabola del "moderno figliol prodigo", potrebbe gentilmente e fuor di metafora concederci il privilegio di gustare in anteprima, un assaggio del significato reale della sopraindicata pericope? Le sarei immansamente grato.
Ps. si è dimenticato di apporre il nome dell'Evangelista, il capitolo ed i numeri dei versetti.
Saluti
Ha,ha, ha ha, fantastico. Quello che leggo in quasi tutti i post, mi sta sinceramente rinfrancando, in quanto da anni ormai, quindi prima anche di Bergoglio, ora maggiormente, lotto per la Verità, mettendo il dito nelle piaghe della chiesa conciliare, sopratutto dei loro Papi apostati perché è di questo che in verità si tratta. Non mi riferisco solo ai post su effedifeffe, che ringrazio per averli pubblicati.
Come mai ha scelto come nickname il nome latino della jena maculata oppure ridens?
...la verità,...la verità,... cos'è la verità? ...est Vir qui adest. Tutto il resto sono congetture,vele ni, insinuazioni, "chiacchiericcio " amaro, che magari scopre qualcosa di vero, ma che si ritrova impotente di fronte all'enormità dello Spirito, che soffia dove vuole.
la verità...cos'è la verità...
La verità, in questo caso specifico, sta nella denuncia di comportamenti, scritti, enunciazioni, simboli che si ostentano per far piacere al Vero padrone a cui ci si è sottomessi e dal quale si è ottenuto il potere, che sono in netto contrasto con Cristo, la Sua Chiesa con la Tradizione,
la patristica, i riti, il tutto atto a distruggerla secondo il compito ricevuto, parafrasando tutto questo per ingannare gli ignoranti e che tali vogliono rimanere.
"Io sono la Via la Verità la Vita".
Eccola la Verità, chi la rifiuta è figlio del padre della Menzogna.
Sappiano tutti dove abbonda il riso ...
Luigi Copertino
Sappiano tutti dove abbonda il riso ...
Sappiamo anche tutti che l'arroganza è quel velo sottile dietro al quale normalmente si nasconde il nulla.
Comunque non gioisca, non mi arrabbio mai con quelli che non prendo sul serio.
Lasciate stare, tanto non serve a niente, se l'insulto per alcuni è un modo per ritrovare sicurezza e serenità tanto meglio. Gesù ci insegna in questi casi a porgere l'altra guancia.
Neanche lo scrivente si arrabbia con quelli che non prende sul serio. Infatti la mia era una osservazione in risposta alla tua (mica mia) domanda. Non era segno di rabbia.
Luigi Copertino
Ma Papa Francesco non ha mai detto che l'ateismo, devoto o meno, ferrariano o scalfariano, è cosa buona. Ha detto che anche l'ateo se segue la sua coscienza, ma in modo attento ai suoi richiami (quindi la retta coscienza), può iniziare a capire l'assurdità delle sue posizioni. Certo lo ha detot in modo guascone, ma se leggete bene lo ha detto.
Luigi Copertino
Non certo lui, altro che guascone.
Il dubbio poteva nascere dalla prima lettera, alla quale si poteva aggiungere (MA appunto bisogna "aggiungere", in realtà non c'è, la parola "retta").
Ma la seconda intervista ha due chiarificazioni della prima frase e in entrambe non c'è più spazio a fraintendimenti .
Puoi aggiungere tutti i "retta" che vuoi, il senso non cambia.
Hai aggiunto gratuitamente: "retta", "modo attento", "richiami", "capire assurdità delle sue posizioni". Niente male come manipolazione.
A questo punto anch'io posso sostenere che Gesù non voleva dire che esiste l'inferno: con due tre aggiunte...
"Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
*Ciascuno* di noi ha una *sua* visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che *lui pensa* sia il Bene.
Lei, Santità, l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi più coraggiosi detti da un Papa.
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una *sua idea* del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come *lui li concepisce*. Basterebbe questo per migliorare il mondo"
Per un pedofilo, il "suo" bene è dare/ricevere amore ai bambini.
Per un mafioso il "suo" bene è rendere ricca e sicura la sua famiglia.
Per un satanista il "suo" bene è adorare il suo dio.
E così all'infinito. Un messaggio peggiore di questo non si poteva dare neppure a sforzarsi a tavolino.
Rimango sempre stupito di come certe persone vogliano ad ogni costo far dire a un altro cose che non ha mai detto.
Sappiamo tutti qual è il concetto di retta coscienza ed è espresso ad esempio nella Veritatis Splendor. QUI non c'è quel concetto. Voler sostenere il contrario vuol dire affermare il falso.
Se poi in futuro dirà parole diverse, si vedrà, ma per ora questi sono i fatti.
Perdonate la critica, ma ho la netta impressione che certe persone criticherebbero il papato anche se venisse Cristo stesso a sedere sul soglio, e si troverebbero meglio con la tessera dell' Uaar piuttosto che col vangelo in mano.
Bene. Ed allora affrontiamo per davvero la questione, partendo, come dici tu, dalle parole del Papa, le prime. Il contesto collloquiale di una intervista assegna alle successive un valore molto meno riflessivo. Sicché non gli darei tutto il peso che sembra vuoi dargli tu.
«Innanzi tutto mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede e non cerca la fede. Premesso che – ed è la cosa fondamentale – la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito, la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire a essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire».
Qui sono affermato alcune cose:
1) La Misericordia di Dio è infinita,
2) Dio perdona chiunque si rivolge a Lui con cuore contrito e pentito,
3) Cosa possono allora fare i non credenti? Il Papa - attenzione: richiamando quanto sempre sostenuto dal Magistero - afferma che per essi importante è obbedire alla coscienza mentre peccare è allontanarsi dalla voce della propria coscienza. Ma il Papa dice questo perché, come cristiano, fonda le sue osservazioni sulla verità di fede per la quale nella coscienza chiunque, anche i non credenti, possono percepire, se non la soffocano, la Voce di Dio. Ed anche questo è insegnamento di sempre,
4) nella coscienza ciascun uomo percepisce ciò che è bene - oggettivamente bene - e ciò che è male - oggettivamente male - proprio perché in essa risuona la Voce di Dio. La legge di natura, che è valida anche per gli atei, è esattamente la percezione, nella coscienza, del bene, e del male, anche nella condizione - dovuta a mille cause, personali, culturali, storiche, etc. - di non riuscire ad aprirsi alla fede. Quindi il Papa non sta parlando di una accezione soggettiva del bene e del male, quanto piuttosto della percezione della Voce di Dio nel proprio intimo. Percezione che si può dire "soggettiva" solo nel senso che è propria del soggetto percepiente ma non nel senso che sia soggettivo il contenuto percepito. Questo invece coincide, anche per i non credenti, con ciò che i credenti chiamano legge di natura. La quale, proprio in quanto di natura, se da un lato riflette l'Eterno, che la creata e che la fonda, dall'altro è percepibile, comprensibile, da tutti indipendentment e dalla fede. Questo lo insegnava già Tommaso d'Aquino,
5) dalla decisione di seguire o meno la coscienza che chiama al bene, si decide il nostro agire. Per quindi fare un esempio che ho già fatto, anche Hitler e Stalin avvertivano - "percepivano" per usare le parole di Bergoglio - la legge di natura nella sua oggettività, ossia percepivano il richiamo della Voce di Dio nella loro coscienza, ed avrebbero pertanto potuto fare bene. Invece, a causa del peccato, dell'orgoglio prometeico, hanno soffocato quella Voce, misconoscendone l'Origine e non riconoscendo, nell'ambito del loro agire, normatività alla legge di natura comune a tutti.
Se invece di usare immediatamente il metodo della contrapposizion e per partito preso si riflettesse un po' di più sui contenuti delle parole, partendo dal riconoscimento delle vere intenzioni del Papa, molti presunti equivoci si rivelerebbero per tali.
Luigi Copertino
Non è esattamente come dici tu nella spiegazione appena data:
"nella coscienza ciascun uomo percepisce ciò che è bene - oggettivamente bene - e ciò che è male - oggettivamente male - proprio perché in essa risuona la Voce di Dio."
Potrebbe essere così, ma non lo è affatto sempre, anzi, purtroppo.
Nel tuo primo intervento hai giustamente esposto il concetto di coscienza usando le parole "retta coscienza". Lasciami dire che non è poca cosa quel "retta".
Se parliamo tra credenti, alla fin fine poco conta, ma se stai parlando con un ateo, convinto, militante, distruttore del cristianesimo da tutta una vita e sapendo che poi pubblicherà il testo a beneficio(?) di milioni di persone per lo più della sua tendenza, bhè, allora no che non è poca cosa!
Sappiamo tutti che un discorso sulla dottrina (anche se non ufficiale) deve pesare ogni parola: il cattolicesimo non si può permettere neppure un "e" di meno né di troppo, basterebbe pensare al "filioque" o alle infinite eresie che si mimetizzano per il cambiamento di qualche parola.
Lasciare la parola "coscienza" senza "retta" o un termine equivalente, espone a enormi fraintendimenti pratici: tutti pensano di avere una coscienza e di seguire quello che credono gli dica, ma non tutti seguono una coscienza illuminata da Dio perché la rifiutano o l'hanno rifiutata anche molto tempo prima e addirittura non se ne accorgono più. La conseguenza è che seguire la propria coscienza non basterà MAI, se appunto non è "retta" (ed è una rarità purtroppo).
Non può non essersene accorto. Ha avuto la possibilità (voluta da lui!) di chiarire quello che voleva dire e cosa mi fa?
I limiti di un'intervista invece di una lettera ci sono -e lo concedo- ma il contesto indica che era l'occasione per chiarire, non si può sbagliare 3 volte...!
Rende la spiegazione veramente terribile, facendo intendere proprio quello che TUTTI hanno inteso: ognuno basta che segua quello che PENSA sia bene ed è apposto!
La coscienza è lì proprio per richiamare la nostra volontà, non coincide con quello che pensiamo: sono due cose diverse.
Io posso pensare -sbagliando- che uccidere Tizio vada bene perché mi è troppo antipatico e la coscienza PUO' richiamarmi a non farlo. Può, perchè potrebbe anche non potere, appunto se non è nella condizione di essere "retta" o di venire ascoltata.
Quindi dire "seguire quello che *pensi* sia bene" è diverso dal dire di seguire la propria coscienza che è diverso ancora dal dire di seguire la "retta coscienza".
Insomma un pasticcio colossale, ma non per gente dotta, questo è il problema. Fosse solo una bega tra teologi, amen. Qui si parla di milioni (per non dire centinaia di, oggi ogni parola di un papa va in tutto il mondo) di persone, popolino, che hanno inteso benissimo il concetto. Che però è guardacaso quello sbagliato!
Veritatis Splendor:
"Si sono attribuite alla coscienza individuale le prerogative di un'istanza suprema del giudizio morale, che decide categoricamente e infallibilmente del bene e del male[...] si è indebitamente aggiunta l'affermazione che *il giudizio morale è vero per il fatto stesso che proviene dalla coscienza* [...]
un criterio di sincerità, di autenticità, di "accordo con se stessi"
Chiarissimo: la coscienza come viene intesa oggi, NON può bastare di per sè!
Ripeto, se voleva poteva rettificare ulteriormente. Come ha fatto per esempio col panteismo e le vaghe energie cosmiche ad Assisi. Mi pare si possa collegare validamente alle farneticazioni di Scalfari nell'intervista: quindi ottimo, come ho già detto. Invece niente.
Insomma, senti, non è difficile da capire: in tema di dottrina cattolica se non parli chiaro per chiarire bene i concetti è molto meglio TACERE. Non puoi insegnare qualcosa di ambiguo o percepito come sbagliato! Se hai parlato chiaro e l'altro interpreta maliziosamente è un conto, ma se sei tu a parlare in modo tale che l'altro non possa capire bene, il torto è tuo.
Tutto qui.
Lo so bene che tu/voi(io) volevi che il papa avesse detto quello che tu hai detto qui. E come l'hai saputo dire tu (e io) poteva farlo anche lui. Non è mica così difficile se uno vuole, soprattutto per un gesuita, mica uno con la 1° elementare.
Invece non è andata così, le (giuste) interpretazioni vostre non sono state applicate a quei testi da nessuno del popolino che ha letto. Sono solo nostre proiezioni di concetti che NOI conosciamo bene, non gli altri.
Ma non si può affermare che siccome io proietto in una frase un certo significato che IO penso perché lo so, allora anche chi ha detto quella frase l'ha pensata così. Magari funzionasse così la vita.
In ogni caso, tutti questi nostri discorsi sulle interpretazioni di Bergoglio non servono a nulla!
Sono le interpretazioni di chi ha letto quelle parole, quelle che contano e il risultato è disastroso, altro che scherzi!
Anche se tu volessi continuare a pensarla a tuo modo sulle intenzioni, non puoi negare questo risultato terrificante.
E siccome non è solo una frase estemporanea, ma ci sono molti (troppi) altri argomenti che stonano molto, allora troppi indizi fanno una prova e si è autorizzati a pensare male. Purtroppo, beninteso.
"Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; non convertitevi e non credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Non venite dietro a me, non sia mai che possiate diventare pescatori di uomini». E subito essi, seguendo la propria coscienza, non lasciarono le reti e non lo seguirono." (Mc 1, 14-20)
Ma poi con questi metodi "moderni" di evangelizzazion e dialogante e rispettosa della "sensibilità" del peccatore, pensiamo forse di
farci dei nemici come profetizzato dal Maestro?
Di farci odiare a causa del Suo Nome? Pensiamo di andare incontro al martirio a imitazione di Gesù?
Pensate che i nemici di Gesù possano odiarci perché facciamo solidarietà con i poveri e i malati o perché invitiamo a pagare le tasse, altrimenti
quello sì che è un peccato?
O non siamo purtroppo quel sale che ha perso il sapore, quella luce che non illumina più?
Mi pare ci siano troppi che ne sanno più di Gesù Cristo.
"Il discepolo non è da più del Maestro. Se hanno trattato così il Maestro, tratteranno così anche voi."
"Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti."
E poi: "Scuotete la polvere dei vostri calzari", "saranno giudicate peggio di Sodoma e Gomorra", ma cosa dice, omofobo!
Evidentemente per questi benpensanti moderni, Lui era un gran maleducato, polemista irrispettoso!
Eh non si dice: "razza di vipere, sepolcri imbiancati, avete per padre il diavolo, omicidi" a degli ebrei. No, no. Questo qui ha bisogno
di un corso accelerato di buone maniere e di dottrina del dialogo. Gli ebrei vanno lasciati con le loro credenze talmudiche.
E poi frustare con le corde, ma dove ha imparato la mitezza? Che violenza, ma noi no, stiamo attenti a non turbare il peccatore, non sia mai che si offenda!
Urlare così nel Tempio! Se l'è proprio cercata la sua sorte, ma noi guardiamocene bene dal seguirlo.
E verso chi non ti segue nel Vangelo, bisogna avere rispetto e mettersi alla pari con un dialogo aperto. E quando tutto rimane come prima e aver ricevuto la tua buona dose di
inchini rispettosi, esserne felici.
Come se la vita fosse lunga e si possa far credere all'interlocutore di poter fare come meglio crede! Mettere una sana fretta e dubbio, no eh?
"Sarebbe meglio togliersi un occhio o una gamba", "La morte viene come un ladro", no, basta il dialogo, rispettoso, mi raccomando. Tanto poi c'è la coscienza che salva capra e cavoli. Esattamente quello che ha insegnato Gesù.
E quell'altro che per un misero adulterio s'è messo a strepitare contro un'autorità pubblica? Ma che modi sono questi!
Avrebbe dovuto dirglielo con tanta mitezza in privato e, sentite le sue ragioni, una bella stretta di mano e amici come prima.
E quel qualcuno che si è permesso di dire: "Se tu non ammonisci il peccatore, chiederò conto a te del suo peccato"? Eh ma sono
tutti intolleranti qua! Bisogna riscrivere questi testi, non si può mica accettarli.
Meno male che le cose vanno un po' meglio col Nuovo Testamento! Infatti abbiamo un San Giovanni, l'apostolo dell'amore!
"Non amate il mondo né le cose del mondo!" Ehm, ma non bisognava aprirsi alla mentalità "moderna"?
"Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, perché chi lo saluta partecipa delle sue opere malvagie"
eh, ma almeno volemmose tutti bene, compresi gli empi più empi, infatti: "c'è infatti un peccato che conduce alla morte; per questo dico di non pregare. Ogni iniquità è peccato, ma c'è il peccato che non conduce alla morte", mah.
Certo che questi comportamenti si vedono continuamente nella Chiesa d'oggi.
Un conto è adattarsi al cambiamento delle epoche, un conto è stravolgere l'annuncio del Vangelo.
Insinuando poi l'accusa che in passato la Chiesa si è comportata molto male a essere fedele a quel tipo di evangelizzazion e più "dura". Direi che l'accusa non è verso la Chiesa, è verso Gesù.
Più che una nuova evangelizzazion e, assomiglia a un nuovo Vangelo.
Per paura di rimanere pochi, si annacquano gli insegnamenti di Gesù. Se ci fosse Lui, invece direbbe: "Volete andarvene anche voi"?
Oggi non ci sono più i "segni" (miracoli) che accompagnavano la predicazione di chi aveva Fede. E questo toglie forza alle sole parole.
Ma domandiamoci se i segni non mancano proprio per la mancanza di quelle parole forti originarie (e relativa Fede vera per poterle pronunciare)!
A differenza di Ratzingher (che faceva sempre un passo indietro e due avanti e uno di lato e che io non rimpiango affatto) questo splendido anfitrione è di una sfacciataggine - scritta e orale - che non si può fraintendere.
Si diverte come un bambino al parco giochi a denigrare il cattolicesimo.
Adesso gli acrobati intellettuali alla Copertino e - ahimè -oggi pure Messori (che fu grande) sono davvero costretti al ridicolo per puntellare il conciliarismo e Francesco-Gorgoglio!
Sarebbe davvero da ridere se non fosse tremendamente grave.
Certo. Gesù Cristo è quello di Massimiliano alias Massi1970. L'ultimo degli evangelisti.
Luigi Copertino
Poi se qua dentro c'è qualcuno incoerente, può darsi che sia perché alla fin fine considera che al peggio non c'è mai fondo e che nel Paese dei ciechi, beato a chi ha un occhio.
Mi pare che parli chiaro il filmato che proprio qualcuno della redazione mi ha inviato, allorché ho manifestato perplessità, a proposito della cattedrale di Buenos Aires, profanata dalla presenza del B'nai Brith, durante una cerimonia interreligiosa officiata prorio dall'allora cardinal Bergoglio. Non ripeterò i due links, perché in redazione si conoscono già.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ma-quanti-sono-i-teo-reazionari-che-rosicano-per-la-bergoglio-revolution2-i-64376.htm
riguardo a presunte responsabilità della leadership della Repubblica Islamica dell'Iran ( peggior nemico del sionismo ) sull'attentato a Giovanni Paolo II...
per piacere !!
Devo aggiungere qualche altra cosa. Di Bergoglio non mi è piaciuta la sua presa di posizione politica "non sono di destra". Chi gliel'ha chiesto?
Non mi è piaciuta la sortita di chi rivolgendosi a un ministro latino-americano che era accompagnato da una guardia del corpo femminile ha detto "Ah, ecco una quota rosa". E' di una banalità sconcertante. Non mi è piaciuta la proposta di offrire conventi e monasteri agli extracomunitari , quando sa bene che la crisi economica sta falcidiando soprattutto gli Italiani. E potrei elencare una quantità di altre cose come le telefonate ormai entrate nella leggenda con le quali prega l'interlocutore di dargli del TU, come se fosse un compagno di oratorio con cui giocare a calcetto.
Con grande carità, ecumenismo, rispetto per le opinioni altrui, deontologia comunicativa, tolleranza e temperanza, oltre che carità e lungimiranza Padre Livio dopo la pubblicazione di questo articolo ha cacciato da radio Maria Gnocchi e Palmaro.
Questo l'amaro comunicato degli autori:
giovedì 10 ottobre 2013
Dopo l'articolo sul Papa, Gnocchi e Palmaro esautorati da Radio Maria
Dopo l’articolo “Questo Papa non ci piace”, firmato mercoledì 9 ottobre sul “Foglio”, siamo stati esautorati dalla conduzione delle trasmissioni che abbiamo condotto per dieci anni su Radio Maria, “Incontri con la bioetica” (Palmaro) e “Uomini e letteratura: incontri alla luce del Vangelo” (Gnocchi). Ci è stato comunicato con un garbatissima telefonata del direttore padre Livio Fanzaga, nei confronti del quale non muta la nostra amicizia. Ma questo non cambia la sostanza dei fatti. Padre Livio ritiene che non si possa essere conduttori di Radio Maria e, contemporaneame nte, esprimere critiche sul Papa. Pur non condividendo questa linea editoriale, ne prendiamo atto rimarcando comunque che le nostre critiche a Papa Francesco non contengono una sola riga che non si attenga alla dottrina cattolica e non sono state espresse dai microfoni della Radio. L’atto compiuto nei nostri confronti risulta dunque abbastanza raro nell’uso giornalistico sia nella sostanza sia nel metodo colpendo delle opinioni, discutibili certo ma legittime, espresse su un’altra testata. Con questo non possiamo però tacere che, per dieci anni, abbiamo avuto la possibilità di trattare a Radio Maria in assoluta libertà temi molto scottanti per merito del suo direttore. Ed è proprio ciò che rende più amaro questo epilogo, di cui vogliamo dare così notizia anche agli ascoltatori delle nostre trasmissioni.
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro
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Mi pare una bella dimostrazione di rispetto per le altrui posizioni e convinzioni nonchè una grande dimostrazione di misericordia e di disponibilità al confronto.
Ribadisco siamo allo sfascio e se bergoglio e la sua ganga credono che è così che si tiene uniti i cristiani, allora lasciamolo continuare e vedrete che resterà alla fine.
Spettabile Direttore Blondet, e redazione, tenete ben presente questo ennesimo "tassello" da comporre nel mosaico che il vescovo di roma stà rapidamente componendo. La figura
che ne viene fuori per molti è già chiarissima, per altri lo sarà presto.
Che Dio abbia pietà di Tutti noi.
Grande solidarietà a Gnocchi e Palmaro comunque e coerentemente con la linea editoriale scelta da Fanzaga, da stasera spengo Radio Maria a data da definirsi e le mie donazioni non le avranno più, domani poi revoco anche l'otto per mille alla CEI e le offerte che facevo le mando alla San Pio X. Come vedete non tutto il male viene per nuocere.
Sia lodato Gesù Cristo.
"misericordia e disponibilità al confronto."
Si vede che non l'ha imparata ancora bene dal dialogo di Bergoglio.
Oppure anche Bergoglio è d'accordo a censurare le critiche verso di lui?
Il dogma di infallibilità serve a questo, qualunque cristiano cattolico DEVE rispettarlo. BENE HA FATTO RADIO MARIA A LICENZIARE PERSONE CHE ANCORA NON L'HANNO CAPITO. (peccato di arroganza ed ignoranza!)
Prima di scomodare il dogma dell'infallibilità assicurati di aver letto almeno due righe dei documenti dogmatici che lo hanno riconosciuto ... così che possa confrontarmi con uno che sa quello di cui parla.
Saluti.
1) lo Spirito Santo ha guida la Chiesa nella Storia anche nei momenti più bui, e lo farà anche in questi momenti, sempre più vicini alla fine dei tempi;
2) resta difficile valutare l'operato di un Papa con i criteri del passato, perché i Papi operano per il futuro, con risvolti che non sono facili da prevedere dai più;
3) in tempi di ateismo, omoideologia e con i mass media in mano agli usurai massoni, é impensabile affrontare Satana in campo aperto; come sempre l'angelo caduto avrà benefici immediati, ma il lungo termine (proprio quello incui Keynes diceva che saremo tutti morti!) é solo campo del Cristo;
4) i tempi delle conversioni forzose, dei processi per eresia sono passati per sempre.... SAtana si é attrezzato , ora serve un'altra strategia alla quale non é preparato....
Da anni si aspettava un papa che si concentrasse sulla spiritualità. Io sono uscito dalla chiesa durante il regno di un attore polacco che girava in Mercedes e diceva "dobbiamo essere tutti più buohhhoni", mentre il mio confessore mi dava le penitenze per errermi fatto le pippe (mai più di 4 al giorno comunque). Questo papa ha dato un comando (digiunare e pregare insieme) e io ho obbedito. Mi sono anche sentito bene nel farlo. Il primo giorno ha dato l'indulto e ho sentito improvvisamente qualcosa di buono e pulito, tanto che ho chiesto alla moglie che stava guardando la tele "Ma cosa è successo?" "Il papa ha dato l'assoluzione". Ma guarda, non pensavo che funzionasse davvero.
Certo che questi argomenti non sono "scientifici", ma per chi li ha vissuti lo sono, e un articolo così è solo uno spreco di dizionario. In miniera! Oh scusate, questo non è cristiano.
http://www.corrispondenzaromana.it/lo-strappo-di-friburgo-ed-il-silenzio-di-roma/
E mi dispiace dirlo, solo coltissime ma impervie ed inaccessibili esegesi tentano di raddrizzarne il significato a posteriori. Detto questo complimenti ai due autori che mi sembra arduo definire tradizionalisti .
Giuliano
In verità nell'ottobre del 1942 Pio XII compì la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria e così Giovanni Paolo II il 25 Marzo 1984 in Piazza San Pietro in unione spirituale con tutti i vescovi del mondo e con queste parole: "AffidandoTi, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, Ti affidiamo anche la stessa consacrazione per il mondo, mettendola nel Tuo Cuore materno."
Fu una ripetizione di quella avvenuta a Fatima il 13 Maggio 1982.
Ovviamente anche questa nuova consacrazione gioverà.
Giuliano
E' ora di una correzione, che potrà giungere solo dall'alto.
Fuochino.
Si chiama IS ON (il contrario di SI ON) ed è una cometa.
E' capace di grandi cose e per questo ci viene mandata da chi ci vuole bene.
L'ordine di accertare se in queste messe si compiano degli abusi liturgici, e quali, era stato dato personalmente da Benedetto XVI nel febbraio del 2012:
L'avvio dell'esame era risultato decisamente sfavorevole al "Cammino" fondato e diretto da Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández, da sempre molto disinvolti nel modellare le liturgie secondo i loro criteri.
Ma ora essi si sentono al sicuro. Hanno avuta la conferma dello scampato pericolo dallo stesso papa Francesco, in una udienza loro accordata il 5 settembre.
Quello che è certo è che l'attuale papa, in quell'intervista a "La Civiltà Cattolica" che è il manifesto del suo avvio di pontificato, nel descrivere la riforma liturgica postconciliare mostra di concepirla in termini puramente funzionali:
"Il lavoro della riforma liturgica è stato un servizio al popolo come rilettura del Vangelo a partire da una situazione storica concreta".
Se Bergoglio fosse un allievo del professor Ratzinger – grandissimo studioso e innamorato di quella liturgia che il Concilio Vaticano II ha definito "culmine e fonte" della vita della Chiesa – vedrebbe queste sue righe segnate con la matita blu."
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350621
Sta facendo di tutto per creare scndalo e dividere. Vuole lo scisma, è evidente!
Sei mesi, un anno e vedremo volare gli stracci ovunque. E i sionisti se la godono (se la gode anche il Bergoglio, eccome!)
Qui siamo ad una svolta meta-storica: apocalittica in senso proprio.
La Verità è che gli attacchi al Papa attraverso le più cervellotiche fisime di certo inutile quanto farisaico tradizionalismo , sono proprio di matrice zionista ..dopo che il Papa non ha prestato consenso per la guerra contro Assad, ed ha preferito chiamare Putin piuttosto che Obama... questo è quanto.
Raimon Panikkar
http://it.wikipedia.org/wiki/Raimon_Panikkar
= s i n c r e t i s m o
Rido ancora, eccome se rido. Si dice che il sense of humor è simbolo di intelligenza, quindi non è sicuramente la dote di chi si prende terribilmente sul serio.
Ricambio le cordialità.
Il sincretismo, avocato e rimodellato dalla New Age e quindi nell'epoca moderna, è alla base dell'Ecumenismo e viene esaltato da tutti coloro che lo perseguono indefessamente.
A buon intenditor...
http://www.ilfoglio.it/soloqui/20158
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_bergoglio_francesco_segni_comunit_ebraica_roma_sinagoga_ebrei/notizie/338284.shtml
In edicola ho trovato una pubblicazione con annesso un calendario. Questo il titolo: "Francesco, il santo di papa francesco".
Tra poco troveremo anche l'adesivo magnetico:
"Gesù, il dio preferito da
papa francesco", uscirà omaggio con la repubblica della domenica e scalfari lo attaccherà al suo frigorifero.
oramai siamo alla frutta....
e sono bastati solo sei mesi....
tra un paio d'anni quelli della cordata
"normalista" saranno ridotti al sincretismo formale e al bergoglismo sostanziale.
Se Bergoglio-Badoglio già da vescovo passava più tempo coi rabbini che con i cristiani. Prostrandosi e facendosi indottrinare in sinagoga... Suvvia non l'ha mai nascosto, anzi lo esibisce, fedele ai suoi padroni.
ma è così difficile da capire ??
LA COLPA DI FRANCESCO AGLI OCCHI DELLO ZIONISMO E DEL MONDO NEO-CON ( DI QUI GLI ATTACCHI DA CERTA STAMPA...) è QUELLA DI NON AVER PRESTATO CONSENSO ALL'ATTACCO CONTRO LA SIRIA.
Eppure vi era stato insegnato, con la semplicità che solo un messaggio divino (o archetipo, o logos, o matrice cosmica, che dir si voglia) può veicolare, che il Regno dei Cieli (o Verità) è alla portata solo dei PURI DI CUORE.
E' questo l'unico metro di misura, e non risiede nei papi o nella chiesa, ma in noi stessi.
Buona vita a tutti.
Ecco spuntar fuori l'ennesimo "Cristo si, Chiesa no". Ma si sa, "eretico ed erotico sono termini che si assomigliano; in entrambi i casi le posizioni sono sempre le stesse e monotone".
Saluti.
Chiesa no, ma solo per un certo tipo di chiesa.
Se lei pensa ai papi generali, i tesori vaticani, la santa inquisizione, la caccia alle streghe, il mercato delle indulgenze, la mano morta, lo IOR banca d'affari, i servizi segreti vaticani, le specole milionarie nel mondo, il sesso "puro" nei conventi-bordelli, l'omosessualità e la pedofilia come pratica sistemica, si renderà ben conto che sono quasi duemila anni che questa Chiesa, governata da uomini deboli ma in realtà seguaci del male materialista, è una chiesa NO.
Occorre una rifondazione spirituale della chiesa (possibilmente non più sacra cattolica e romana) altrimenti il no diventerà un nulla.
Saluti
Saluti.
Non è compito mio farle cambiare idea, con somma fatica visto che tracima in lei la assoluta devozione verso questa chiesa non cristica e solo storicamente attribuita a Pietro (che per inciso era uno zelota, ovvero un uomo d'armi e violenza), tenuto conto che, profezie alla mano, è ormai prossimo il momento della verità: se, come penso,questa Chiesa sparirà e l'inetto Bergoglio avrà rappresentato solo l'estremo tentativo di salvarla, avrò avuto ragione io.
In caso contrario, farò pubblica penitenza e mi riavvicinerò con spirito umile.
Avendo fortunatamente compreso l'inganno dell'ego, non spero in nessuna delle due soluzioni e mi limito ad essere solo osservatore e testimone.
Saluti.
Se non ricordo male è stato Giovanni a raccontare che, nel giardino dei getsemani, Simon PIETRO ha staccato con la sua spada un orecchio al sommo sacerdote del sinedrio.
In quel tempo, i giudei che giravano armati, in particolare della Sica, che è un pugnale lungo, erano solo gli Zeloti e i Sicari, accomunati dall'odio verso l'occupante romano.
Ora, non volendo considerare Pietro un assassino sicario, figura alquanto squallida, non resta che ricomprenderlo tra gli zeloti.
Il che darebbe anche un significato al passo biblico, dal momento che fermando la furia di Pietro e sanando l'orecchio staccato, imponeva il criterio della non violenza come unico sistema di lotta e confronto.
In caso contrario, senza un insegnamento del genere, significativame nte esercitato su Pietro, il futuro primo papa della Chiesa cristiana, sarebbe stato assai discutibile che Gesù se ne andasse in giro accompagnato da uomini armati e violenti.
Saluti.
Ma quello che hai scritto lo hai letto ieri su Repubblica?
Informati meglio; la cultura giova a formarsi un giudizio obiettivo e sereno.
Ti raccomando poi qualche libro di sana logica; i libri di Aristotele possono fare
meraviglie.
Secondo la tua testa se uno scrive sciocchezze allora tutti sono sciocchi?
Una parte stabilisce il tutto?
Non ti pare un pò bolscevico?
Direi di no.
I dati sono contenuti in molteplici fonti, di diversa estrazione, idonee per quantità e qualità a fornire informazioni coerenti e attendibili.
Se fosse lei a documentarsi scoprirebbe, per esempio, che gli ultimi pesanti rossi nei bilanci 2008, 2009 e 2010 dello Stato Vaticano non sono dipesi da eccesso di generosità (carità), bensì da una quantità industriale di derivati junk (sub-prime) nella pancia dello Ior.
Solo dal 2011 lo IOR è riuscito a recuperare asset positivi ma cedendo la propria indipendenza alla Deutesch Bank, che di fatto ha incorporato la banca d'affari cattolica (la dicitura è corretta anche se suona come un pugno nello stomaco).
Purtroppo per lei, se non inventeranno un Negazionismo a protezione della Chiesa cattolica, sulla falsariga di quello vergognoso riguardante gli ebrei, se ne vedranno delle belle, e riguarderanno anche i dogmi (se prima non li sconfessa direttamente Bergoglio).
Lo sciocco è chi, come lei, guarda il dito quando il saggio indica il cielo.
Non so se ne valga la pena ma Le replico per carità di Patria.
Le rinnovo -spassionatament e- il mio invito a formare il pensiero sui bei libri di Aristotele il quale non era mica cattolico!
Potrà apprendere il sano realismo ... proprio il modo di ragionare sulla realtà e non sulle favole.
Lei -da buon troll- omette nella risposta di ricordare i reati -a suo dire- commesso dalla Chiesa: glieli ricordo
"Se lei pensa "-sono le sue parole-" ai papi generali,
i tesori vaticani,
la santa inquisizione,
la caccia alle streghe,
il mercato delle indulgenze,
la mano morta,
lo IOR banca d'affari,
i servizi segreti vaticani,
le specole milionarie nel mondo,
il sesso "puro" nei conventi-bordelli, l'omosessualità e la pedofilia come pratica sistemica"
pratrica sistematica ... Bum!
Sembra di leggere un libro che sotto citerò.
Le ripeto la domanda: Lei legge Repubblica per ispirarvi?
Ma Lei imperterrito tira dritto nell'ultimo rush affermando che lo IOR ha comprato i debiti junk della Deutche Bank (così ho capito).
Vede -caro troll- seguendo il suo pseudo e fallace ragionamento Lei dovrebbe per coerenza affermare che poichè il Prof Toaff sostiene in Pasqua di sangue che qualche ebreo askenazi poteva aver commesso un qualche delitto 500 anni fa, allora tutti gli ebrei sono assassini?
Ho capito bene, caro troll?
Fermo restando che prima di darmi del troll mi dovrebbe lucidare centomila volte le scarpe, le evidenzio che il materialismo della chiesa (per altro canto, la spiritualità deve essere considerata solo un esercizio intellettuale) è stato tale da determinare persino, con riguardo al mercato delle indulgenze, uno scisma (Luteranesimo) per il quale milioni di fedeli sono andati persi per sempre (e sicuramente non a torto).
Quindi non si tratta di informazioni che si trovano su Repubblica (che peraltro io non leggo preferendo il Corriere della Sera, che essendo strumento di propaganda sionista, leggo nell'ottica di "conosci il tuo nemico").
Siccome ha evidenti problemi di comprendonio, le preciso che i titoli sub-prime comprati dallo IOR erano quelli offerti sul mercato, e quindi non emessi della Deutsche Bank: siccome tali titoli junk non si sono potuti scaricare su un popolo, con l'inganno europeo liberticida delle banche "too big to fall", è intervenuta la banca tedesca per fare quello che non poteva fare uno stato virtuale come quello Vaticano.
Strano che sia intervenuta una banca tedesca, ma se lei pensa che oggi, ricatto dopo ricatto, la nazione tedesca è la principale alleata degli ebrei (dogma della shoah), si renderà conto che la Chiesa cattolica e questo papa sono oggi uno strumento utile ai piani protocollari dei giudei.
Per sua curiosità il riferimento è al meticciamento forzato della civiltà occidentale per trasformarla in una melassa umana indifferenziata nella quale le visioni nazionalistiche (vero pericolo per gli ebrei) non hanno più ragione di esistere.
Purtroppo lei non ha la minima idea di cosa si sta parlando, quindi eviti di dare aria ai denti scrivendo inutilità
che sono solo adulazioni di quelle politiche protocollari di dominio.
Saluti, anche se decisamente pervasi di vaffa.
Argomentare non è proprio il suo forte .. Le riesce più semplice usare i "vaffa": "ognuno dà quel che ha" dicevano gli aristotelici (ancora lui ... lo so che per Lei l'ateniese è un incubo ).
Il suo giudizio temerario sul mio comprendonio La qualifica e
ancora una volta Le permette di mostrare l'assenza di contenuti: si concentri
sui contenuti e avrà davanti praterie ancora per Lei inesplorate.
Nel merito dell'unico (sic!) punto interessante del suo (inter)vento, il mio completo dissacordo con la sua impostazione è proprio sulla quetione della materialità della Chiesa.
Le ripeto che la parte non conferisce la proprietà al tutto: se un cattolico è un delinquente non significa che tutti i cattolici sono delinquenti.
La Chiesa e gli uomini di cui è composta è in relazione con la materia... angeli non sumus.
Se leggesse Aristotele (ancora lui) imparerebbe che noi stessi siamo un'invenzione i cui elementi di base sono materia e forma.
Sarò ripetitivo ma Aristotele l'aiuterebbe a vedere come stanno realmente le cose e non come le raccontano Corsera o Repubblica (sicuro che non legge Repubblica?)
Se proprio lo trova irresistibile, continui a leggere il Corsera ... vedrà come le spiegheranno quanti e quali ordini religiosi, quanti e quali santi fiorirono proprio nel periodo che lei indica come il periodo del materialismo della Chiesa: S Teresa d'Avila, S Giovanni della Croce, S Ignazio di Loyola, S Girolamo Emiliani, S Carlo Borromeo erano tutti noti materialisti dell'epoca e pure tutti segnalati alle autorità civili!
Ha mai provato ad interpretare lo scisma di Lutero come un terribile atto di superbia del monaco teutonico?
E' una ragione troppo spirituale per lei? Oppure ancora non lo ha scritto il Corsera?
Saluti
P.S. Aristotele, mi raccomando!
Offende liberamente (sciocco, troll) e poi si risente se viene mandato (moderatamente) a quel paese.
Per mostrare che non è mai esistito il materialismo nella Chiesa, da sfogo al suo ego, che è la radice del materialismo, per imbellettarsi con Aistotele e altri notabili del pensiero filosofico.
Se ha studiato la storia del diritto, lei sembra applicare la Legge delle Citazioni dell'alto medioevo, per la quale vinceva nello ius controversum chi poteva citare almeno uno, meglio più, un autore stimato e riconosciuto (c'era anche Paolo, ma lei ha preferito il pagano Aristotele).
Senza considerare il solito stucchevole ripiego utilitaristico alla ingiustizia di buttare via il bambinello con l'acqua sporca (si ma ci sono i preti buoni...), rinnovo la mia tesi che solo una radicale rifondazione in termini spirituali può salvare la chiesa cattolica dal disfacimento, in quanto così com'è, intrisa di materialismo da sempre, appare alle coscienze, in evoluzione nel nuovo millennio, come un rottame di un tempo arcaico e involuto.
Sia ben chiaro che non intervengo per dispiacere/offendere credenti o istituzioni religiose, ma solo per indicare quella che secondo me è la soluzione da prendere, che è l'esatto contrario dell'apertura alla modernità di papa Bergoglio.
Per dirla tutta, visto che continua a richiamarmi Aristotele, le evidenzio che, sempre secondo me, Gesù non ha inventato niente di nuovo, essendosi chiaramente ben istruito con conoscenze elleniche, romane, orientali (buddismo e confucianesimo) , ma ha saputo distillare tutto in parole semplici, che solo un persone povere e senza cultura potevano comprendere.
E rivolgersi agli ultimi in quel tempo era quanto di più controcorrente e rivoluzionario si potesse fare, tanto da far intendere che solo il figlio di dio avesse tanto ardire.
Se poi pensa alla traduzione della bibbia dal latino (riservato solo agli acculturati) al tedesco (lingua parlata dal volgo) si rendera conto che Martin Luthero, nel suo piccolo, ha fatto quanto Gesù aveva mostrato.
La lascio alle sue convinzioni inossidabili: io preferisco girare umilmente con la mia lanterna nel mondo della ragione e della fede.
Ricambio i saluti.
Cristo sempre, chiesa dipende. Quella di nitoglia che difendeva priebke giustificando la tortura? No di certo. Quella che non vuole convertire con lae spada no di certo, e neanche quella che odia gli ebrei, ma quella dell'amore della misericordia, della correzione fraterna, non della punizione
Ascolta,
perchè non vai in Pakistan dove i miei confratelli nella fede crepano per le bombe che gli mettono dentro le Chiese (a proposito non ho sentito gli ebrei e il Card. Tettamanzi spendere una parola per quelle vittime) e provi a correggere fraternamente quegli assassini? ... Scusa tu li chiami "fratelli che sbagliano"; solo io e Don Nitoglia li chiamiamo assassini.
Sempre bravi voi altri a sentenziare col sangue degli altri.
Se vai da quelle parti portati pure il Card Tettamanzi ... così si ritroverà tra fratelli... vedrai che festa!
Che Dio vi benedica
Vostro in Cristo,
Scipione Antonio Rino Tagliaferro
Il Messaggero › Primo Piano › Vaticano › Il Papa riceve il rabbino capo di Roma:...
Il Papa riceve il rabbino capo di Roma: presto Francesco potrebbe visitare la sinagoga.
Aspettavamo solo questo, non siamo rimasti delusi, d'altronde crediamo che Bergoglio sia rimasto al Sta. Marta in quanto i B'nai B'rith
sono da tempo remoto gli Occupy Vatican, quindi mancava il posto.
Solidarietà da parte degli ebrei???
Dove, quando, a chi??
Sarebbe interessante fare una ricerca per vedere in tutti i millenni di storia ebraica, quando mai gli ebrei sono stati solidali con gli altri non-ebrei. Quando hanno fatto beneficenza a non-ebrei, quando hanno rischiato la loro vita per salvare un non-ebreo.
Oppure basterebbe analizzare i soldi elargiti oggi in beneficenza a chi vanno. Solo ad altri ebrei.
A proposito di spacciare falsità come se fossero verità. Oppure la solidarietà è giusto che sia per tutti selettiva?
Ma Bergoglio annuisce, è tutto vero, gli ebrei hanno proprio il valore della solidarietà. Siamo noi che abbiamo da imparare da loro!
Cosa c'entra Marcello Messori (nella foto)ordinario di economia all'Università di Tor Vergata con Vittorio Messori?
Prima di tutto non mi dia del tu.
Secondo lei si è intromesso in un mio post mandato a un altro. La domanda era fatta a crocuta, NON a lei, ma la sua smania di intervenire ovunque oltretutto spesso in maniera insolente le offusca la mente.
Ma che noia!
Faccia con me quello che io faccio con lei dall'inizio:mi ignori.
Che la croce sia di ferro, oro, rame, legno non ha importanza, Non è il materiale di cui è fatta che la ha.
E' invece importante che sulla croce non vi sia Gesù, la croce nuda o con Cristo è il simbolo dei cristiani (vi ricordate la polemica del "cadavere appeso'' che urta la sensibilità...pensate quante tematiche vi sono implicate).
Poi è stata fatta da un artista.
Sì, anche la chiesa di S.Padre Pio è stata fatta da un artista.
Ancora: il volatile che scende sul pastore è lo Spirito Santo che scende su Gesù durante il battesimo,
no è un simbolo esoterico molto brutto.
In effetti, io non so cosa sia (nel senso che non ne ho la sicurezza) però so che un papa (soprattutto gesuita quindi molto istruito e aperto alle cose del mondo) non deve mettersi addosso qualche cosa che possa dare adito a diverse interpretazioni .
E' un semplice, uno che aborra gli sprechi? Benissimo, una bella e semplice Croce, perché no, magari di legno. Ma così... sembra quasi una presa in giro.
Già che ci sono due parole per TEMPONAUTA: non si scandalizzi per quello che legge su questo papa. Sta succedendo quello che Cristo aveva predetto nel Vangelo "verrà un lupo vestito da agnello e molti anche tra gli eletti sbagliandosi lo seguiranno'' (perdendosi)
Qui - tutti quanti - stiamo solo cercando di capire chi sia papa Bergoglio. Ognunio lo fa a modo suo, secondo la sua cultura e il suo carattere, ma certamente tutti in buona fede.
Ne sono consapevole.
Io stesso cerco di essere positivo e non distruttivo nelle mie osservazioni.
Tuttavia mi consenta di evidenziare che soprattutto quando giudichiamo il prossimo dovremmo essere capaci di mettere da parte il nostro Ego che, nella stragrande maggioranza dei casi, è il primo soggetto che non siamo capaci di comprendere e giudicare oggettivamente.
Saluti
Padre Livio crede con tutto se stesso a Medjugorjie, piuttosto che riconoscere che lì non appare nulla o al massimo lucifero sotto sembianze di angelo di luce (cosa che può fare se Dio glielo permette) sarebbe pronto a uscire dalla Chiesa.
La Chiesa non è vero che non si è pronunciata, lo ha fatto! Le autorità diocesane del luogo hanno ufficialmente detto che non “consta che vi sia un intervento soprannaturale” , lasciando intendere tra l’altro che se c’è qualcosa di ultra-terreno questi non viene certo dal cielo! Dal canto suo la Curia, in classico stile cerchiobottista vaticanosecondi sta, ha fatto sapere che sono vietati i pellegrinaggi a Medjugorjie, salvo che si vada senza dare credito assoluto alle apparizioni.
A norma di diritto Padre Livio sta disobbedendo all’Autorità. C’è da dire che la medesima Autorità lo lascia in pace…. Infatti sono 50anni che governano così la Chiesa, dicono o lasciano intendere di comandare A e concedono di fatto libertà di fare B,C, D, E…. Ognuno si regola come gli pare, sono puniti solo i casi estremi (alla Milingo per intenderci) o i tradizionalisti , non perché tali ma perché ostinatamente rifiutano il “Novus”…
Ciò posto, non credo che padre Livio abbia obbedito a ordini superiori, ha agito spontaneamente… La “Gospa”, che lui - disobbedendo alla Chiesa che dice di servire - adora, dice che le “Autorità”, quindi il Papa, vanno seguite incondizionatam ente, salvo dire che sono emissari di satana quando contestano le apparizioni (cosa che i veggenti riferiscono abbia detto la (presunta) "Vergine" con riguardo al vescovo che si è pronunciato su di loro, e ti pareva…).
Pertanto, Padre Livio non fa che cristianamente, dal suo punto di vista, difendere il Papa, che a suo sentire non va criticato a prescindere… che ti metti contro la Madonna??!!
PS. Basterebbe un minimo di studio serio su Medjugorjie, a cominciare da quanto rilevato dalle autorità diocesane del luogo, per rendersi conto che lì davvero è impossibile appaia la Santa Vergine!! Basterebbe mettere da parte l’emotività ed usare un po’ di sana ragione alla luce di un po’ di retta dottrina per aprir gli occhi, ma tant’è….
Sono assolutamente d'accordo con lei.
..Commenta il predicatore della casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa:
« Il metro di appartenenza alla Chiesa è dato fondamentalment e dalla carità, cioè dallo Spirito Santo che uno ha, o non ha, e non dai legami puramente giuridici e istituzionali. Tra un'appartenenza puramente visibile alla Chiesa e un'appartenenza spirituale, c'è la stessa differenza che c'è nei sacramenti (per esempio nell'eucaristia) tra chi riceve solo il segno visibile (il pane e il vino consacrati) e chi riceve invece anche la grazia invisibile in esso contenuta (la res sacramenti). Qui sta il motivo della nostra comunione ecumenica con tutti i veri credenti in Cristo, anche al di fuori della nostra Chiesa. C'è dunque una comunione tra tutti i cristiani che non è solo in votis, cioè nei desideri e nel futuro, ma già presente ed effettiva. Come pensare che un fratello protestante o ortodosso (e ne conosciamo tutti degli esempi meravigliosi) che ama Gesù, che soffre per la fede, che ha posto tutta la sua vita al servizio del Regno e che vive nello Spirito, mi sia meno unito del fratello nella Chiesa Cattolica, battezzato ma che si disinteressa completamente di Gesù, della Chiesa, del papa, o se ne interessa solo per criticarli? Eppure, dobbiamo confessare che talvolta è più forte in noi il vincolo visibile e istituzionale che ci lega a tutti i cattolici, che non il vincolo spirituale che ci lega a quei fratelli innamorati di Gesù; la comunione dei sacramenti e più forte della comunione dei santi; i segni più sentiti della realtà. È vero che le due cose – segni e realtà, Chiesa istituzionale e Chiesa invisibile – non devono essere separate, ma dal momento che di fatto, per circostanze storiche, o meglio per il peccato degli uomini, c'è stata tale separazione, noi non possiamo ignorarla. »
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_carismatico
neo gnosticismo, "il sentire"..
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/nuova%20religione%20mondiale.htm
http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/errori%20del%20pentacostalismo.htm
La chiave dell’unità, ha sottolineato padre Raniero Cantalamessa, è l’amore: “Il nostro contributo all’unità è l’amore reciproco”, ha spiegato. Se alcuni vogliono costruire l’unità a partire della verità di fede, “noi vogliamo farlo partendo dal cuore”.
“L’unità che cerchiamo esiste già perché è stata conquistata da Cristo e si rende operante nella Chiesa attraverso lo Spirito Santo”, ha aggiunto. “Lo Spirito precede, l’istituzione non può far altro che seguirlo”.
Il predicatore vaticano ha segnalato che “c’è ancora molto da fare”, e che “da sola la via dell’ecumenismo ufficiale e teologico non raggiungerebbe mai l’unità dei cristiani. E’ necessario sostenere l’ecumenismo dottrinale con quello spirituale. E visto che entrambi procedono dallo stesso Spirito, non può esserci conflitto”.
http://www.zenit.org/it/articles/buenos-aires-7-000-cattolici-ed-evangelici-insieme-per-testimoniare-l-unita
Le donne non possono nè potranno accedere agli Ordini Sacri perchè così ha stabilito Sua Santità Giovanni Paolo II che evidentemente -ringraziando Iddio- non si poneva i dubbi psicoterapici di Bergoglio "Chi sono io per giudicare?"
Quello era almeno un Papa discutibile quanto si vuole ma Papa!
Appena eletto Papa, pare che Bergoglio abbia rifiutato gli abiti papali "classici" .... chissà ... voleva -per caso- mettere subito il grembiule?
Più Bergoglio parla più mi viene voglia di gridargli "Bergoglio, metti il grembiule".
Il processo era iniziato sotto Benedetto XVI.
In sostanza un atto dovuto e automatico di un processo precedente a lui. Nulla di sua iniziativa personale.
Central Intelligence Agency
Central Intelligence Agency ... Hanno mandato all'aria un regime con cui potevano comunque dialogare (Gheddafi) e poi i ribelli da loro in precedenza aiutati hanno massacrato il loro ambasciatore ... sei sicuro che "Intelligence" sia la parola giusta?
Dalla figuraccia ricavata dall'ultima vicenda siriana mi sembra che c'è poco da mandare all'aria: non hanno proprio piani!
nel senso che anche se non intenzionalment e provocata da altre potenze...
poteva essere evitata con maggiore prudenza e minor credito a quanti invocano il rispetto delle norme internazionali ..solo quando non devono essere loro a rispettarle.
Quindi possiamo ben dire, che in quel caso la figuraccia l'hanno fatta altri politici che avevano facoltà di opporre veto in Consiglio ONU...
cosa che comunque è servita da lezione, di cui beneficia almeno il Governo Siriano, e di conseguenza l'intero popolo siriano....purtroppo per i libici e per noi, quel pasticcio è fatto e chissà se e quando si potrà rimediare.
chi si è speso all’interno della Chiesa, con le sue potenzialità piccole o grandi, nella speranza di veder attuata la visione cristiana del mondo non può non comprendere la vostra inquietudine, data la visibile discontinuità nella modalità di comunicazione messa in campo da Papa Francesco.
Attenzione però nel non peccare di superbia e di presunzione nel pensare di essere voi i tutori dell’ortodossia cattolica perché, se ci diciamo cattolici, non possiamo non sapere che nella scelta del successore di Pietro entra in opera lo Spirito Santo. O ci crediamo o non ci crediamo.
Dobbiamo aver fiducia altrimenti corriamo il rischio di danneggiare l’Istituzione nella quale crediamo e in cui vogliamo continuare a credere.
Lei coglie un punto cruciale del "Bergoglio affiaire".
Tutti crediamo che lo Spirito Santo guida la Chiesa ma lo Spirito Santo ha eletto pure i precedenti Papi, giusto?
Allora delle due l'una:
o lo Spirito Santo è fedele a se stesso ed elegge tutte persone che seguono il Suo disegno. In questo caso allora Le consiglio di partire da Leone XIII (per esempio l'enciclica inimica vis) e tradurre l'intero secolo passato alla luce della continuità dell'insegnamento dello Spirito Santo perchè Egli rimane fedele a se stesso
Oppure dobbiamo ammettere che in corso d'opera lo Spirito Santo ha cambiato idea.
Ora il punto è che abbiamo centinaia di Papi che hanno detto praticamente tutti la stessa cosa e uno che -non ancora esplicitamente- intende rivedere la dottirna di 2000 anni: mi scusi la franchezza ma chi è il superbo?
se non sono riusciti i sacerdoti (nelle varie gerarchie) a distruggere la Chiesa non ci riuscirà nemmeno Papa Bergoglio perché c'è Qualcuno di superiore che vigila su di lei.
O pensa che siamo noi in grado di svolgere una mansione così complessa?
Purtroppo la Chiesa Cattolica ha visto molte cose ma non tutto.
E' vero che alla Chiesa Cattolica non mancherà mai l'aiuto divino (scripta manent) ma rimane sempre attuale la domanda di Nostro Signore Gesù Cristo "Ma il Figlio dell'Uomo troverà ancora la Fede quando tornerà sulla terra?"
La domanda ce la poneva Nostro Signore Gesù Cristo e pertanto il rischio c'è.
La Fede ci è stata donata ma spetta a noi conservarla!
L'animosità con cui ci accapigliamo per Bergoglio non è certo per il personaggio che evidenzia sempre più le sue umane ristrettezze bensì per la fedeltà alla Fede trasmessa agli Apostoli da Nostro Signore Gesù Cristo.
questo Papa è troppo grande, per non ottenere il plauso ed il seguito della gioventù !!
Adesso però piantala lì. Il budget lo hai raggiunto. Vai alla partita di calcetto e lasciaci in pace.
P.S. Il venerabile maestro bergoglio diventerà presto consulente della Perugina per i messaggi nei cioccolatini. Temo però che anche lì lo troveranno troppo banale.
di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350623
per capire le cose bisogna raccogliere i fatti, non le "opinioni" strumentali.
Solo dell'Errore egli è incapace.
Ma solo l'errore scuote davvero la coscienza, in questo tempo.
Le infinite verità sono sciocche.
Ben gli sta!
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/10/19/a-bergoglio-non-piacciono-gli-specialisti-del-logos/
Ce ne siamo accorti!
Fu lui a importare in Argentina dalla Germania la devozione alla Madonna "che scioglie i nodi". Agli studi preferiva la cura d'anime. E oggi fa lo stesso: lascia ad altri l'esposizione della dottrina. Come nel caso della comunione ai divorziati risposati
di Sandro Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350632
Egli è Petrus Romanus per un fatto semplicissimo: essendo in vita papa Benedetto XVI e stabilendo come regola aurea che un papa non può abdicare (Dio non scende dalla croce) al successore Bergoglio non potrebbe che restare il titolo minus di Vescovo di Roma, ovvero per l'appunto Petrus Romanus.
Se Bergoglio-Francesco, in realtà Petrus Romanus, è l'ultimo, chi sta per tornare su questo martoriato pianeta?
Figurativamente parlando, ritengo che i Magi si stiano già muovendo in attesa di poter seguire nel cielo il segno luminoso tanto atteso (ISON).
Saluti
Una conferma ulteriore della previsione di San Malachia per cui papa Bergoglio è Petrus Romanus, ovvero l'ultimo papa.
Mi stupisce un pò che un sito intensamente cattolico come questo non colga i significati biblici (parusia) e apocalittici (fine del mondo) sottesi da segni tanto evidenti (ultimo papa, ISON, compimento delle profezie, e volendo altro).
Saluti
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Non tema caro lettore, stiamo attenti a certi segni senza però deviare da analisi basate sulla retta ragione. Abbiamo stampato "Mistero d'iniquità" per tenere alta l'attenzione su certe tematiche. Ma "Nessuno conosce il giorno né l'ora" dice il Signore. Se per nostra colpa, codardia, mancanza di devozione e preghiere, quel giorno si avvicina, preghiamo di poter essere preparati quando verrà. Anche perché, se avverrà una scimmiottatura dell'Incarnazione del Messia con la venuta dell'Anticristo annunciato da una cometa (quella imminente, che però non si sa nemmeno se sarà visibile), dovranno passare altri 30 e passa anni perché quell'"uomo" possa iniziare ad operare... meglio non parlare di cose che non possiamo conoscere. Le profezie di Malachia poi sono molto controverse e non sufficientement e solide per basarvi delle previsioni che potrebbero rivelarsi grossi abbagli. E' Dio che "permette" secondo la sua Giustizia, non satana che agisce come vuole. Quando il castigo ci colpirà, evidentemente, ce lo saremo meritati. Ma è disordinato essere curiosi di vivere quei tempi. Preghiamo affiché ci siano risparmiati. Vorrà dire che avremo servito e lodato Dio nel migliore dei modi.
La redazione.
La terrò ben presente nel difficile tempo che ci aspetta.
Saluti
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