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Europa: attenti alle Idi di maggio
08 Maggio 2012
La frammentazione politica dello Stato greco ha una conseguenza imminente: il Paese non avrà un governo funzionante il 15 maggio. Cosa accade il 15 maggio? Scade un debituccio di 430 milioni di titoli del suo debito, i cui detentori non hanno aderito al «taglio di capelli» accettato da altri creditori. Dunque, la Grecia dovrà pagare in toto. Soldi che quasi certamente non ha. A questo punto i detentori dei bond ellenici trascineranno Atene davanti ai tribunali internazionali, come un qualunque bancarottiere privato. tttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt ttttttttttttttttt ttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttttt A presentare querela sarà la Norvegia, il cui fondo sovrano (che gestisce oculatamente gli introiti petroliferi) è appunto il principale detentore dei titoli in scadenza. È difficile se non impossibile che in questi pochi giorni i partiti greci, usciti centrifugati dalle urne, riescano a fare un qualunque governo di coalizione. Già i loro leader gettano la spugna uno dopo l’altro. Resta, è vero, il governo «tecnico» di Papademos, il Monti ateniese, già vicepresidente della Banca Centrale Europea. Ma essendo il parlamento dissolto, non può legiferare. Certamente i suoi rapporti con la BCE consentiranno in qualche modo di raggranellare un altro prestito dagli europei – cosa volete che siano i 430 milioni, dopo la settantina di miliardi di «tagli» – per far durare la Grecia fino al giugno 2013, quando viene a maturità un’altra fetta dei suoi titoli. Far durare l’agonia, però: si apprende che i turisti esteri in Grecia crollano di un’altissima percentuale, del 12,5%. Soprattutto i tedeschi hanno annullato le prenotazioni, probabilmente non gradiscono passare le vacanze nel Paese che li dipinge come nazisti. Dunque la principale attività economica del Paese, anzi l’unica rimasta, sta implodendo come tutto il resto. La Grecia avrà bisogno di altri salvataggi miliardari, ossia di altri prestiti a tassi proibitivi che l’Europa dei creditori le ha dato bene o male, con tanta malagrazia. Al solo scopo di mantenere il Paese nell’euro, e di salvare l’euro, ma senza la minima prospettiva di risolvere la crisi. Tutti dovranno mettere le mani al portafogli, anche noi, anche i tedeschi. È possibile? Come fanno notare gli analisti del sito americano StratFor, in meno di due anni sette leader politici europei sono stati cacciati via, o dall’elettorato o dai creditori internazionali che li hanno sostituiti con i loro curatori fallimentari: Sarkozy in Francia è solo l’ultimo. Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia, Spagna e Olanda hanno visto crollare i rispettivi governi ma – ancor più cruciale –, «le elites politiche storiche che prima dominavano quei Paesi». Anche la Merkel è in bilico, e il suo governo di coalizione è tutt’altro che solido, mentre anche lì cresce il partito anti-sistema dei «Piraten», che presenta analogie col movimento italiano di Grillo. «Insomma», conclude StratFor, «in Europa si sta formando un miscuglio esplosivo: insolvenza finanziaria, fragilità economica e instabilità politica». E i nuovi venuti al potere non avranno stabilità: è diventato impossibile mantenere le politiche di austerità richieste dalla Germania e dai «mercati» e mantenere allo stesso tempo il favore elettorale. Il sistema elettorale (il doppio turno alla francese) aiuterà in questo Hollande, l’inquilino dell’Eliseo può restare nella poltrona fra un turno e l’altro, per quanto si sia reso detestabile all’elettorato; ma il primo turno ha mostrato una Francia non meno frammentata dell’Italia. In Italia, i «tecnici» e il loro vero capo politico (Napolitano) possono solo sperare nella paura blu dei parlamentari PdL: visto come sono stati vaporizzati alle amministrative del 6 maggio, se fan cadere il governo e vanno ad elezioni anticipate, pochi di quelli che oggi ritirano l’emolumento di 15 mila euro mensili, saranno ancora nel loro seggio dopo; dovranno trovarsi un lavoro vero. È solo per questo che il Pdl, nonostante le sue grida e minacce, «sosterrà il governo Monti» ad ogni costo. Ma nel Parlamento c’è oggi una «maggioranza berlusconiana» che nel Paese non conta più il 30% e passa, ma il 5%. Priva di ogni legittimità e persino di ogni significato. Per questo sentiremo tante chiacchiere sul tema: «Basta con l’austerità, adesso la crescita!». Casini e Bersani hanno già cominciato. Ma dove andranno a prendere i soldi? Li chiederanno ai «mercati»? Auguri. O alla BCE? Ai tedeschi, che non sembrano così tanto sedotti dalla voglia di fare della UE una «comunità di destino»? Vedremo se risponderanno.
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Commenti
Personalmente, sento puzza di bruciato. Mi hanno insospettito i toni con cui i media italiani hanno trattato il successo del FN alle ultime elezioni (in realtà, come ha precisato De Benoist all'Infedele, Marine con il 18% ha praticamente eguagliato il risultato del padre alle politiche del 2001 in quanto Le Pen raggiunse il 16% dei voti cui però andrebbe aggiunto un 2% conseguito da un un partito di scissione).
Niente titoli tipo "preoccupante avanzata della destra xenofoba" o, più semplicemente, il silenzio stampa.
Come mai? Siamo di fronte a una Gianfanco Fini in gonnella? Magari no, per il semplice motivo che Marine è sicuramente più intelligente di Gianfranco (non ci vuole molto), ma una sterilizzazione degli estremismi (ovvero la componente veramente antisistema del movimento) in cambio di visibilità sembra in atto.
E ti credo, sono discendenti diretti di questi (cabbalisti):
"La Golden Dawn o più precisamente Hermetic Order of the Golden Dawn ("Ordine Ermetico dell'Alba Dorata") fu un ordine della fine del XIX secolo e dell'inizio del XX secolo, che praticava una forma di teurgia e sviluppo spirituale e che ebbe una grande influenza sull'occultismo occidentale del XX secolo.
I tre fondatori, William Robert Woodman, William Wynn Westcott e Samuel Liddell MacGregor Mathers furono massoni e membri della Societas Rosicruciana in Anglia (S.R.I.A.).
Società iniziatica fondata sulla tradizione della Qabalah ed orientata al recupero della più autentica tradizione d'Occidente, adottò l'immagine dell'Alba come simbolo del risveglio spirituale, dell'illuminazione alla consapevolezza".
Amen!
Non so oggi, ma nel 1991 andai in Francia, insieme ad altri camerati, per prendere contatto con un dirigente del 'Front National', nel corso della festa nazionale del partito. Notammo che i militanti del servizio d'ordine erano tutti molto eleganti nelle loro giacche blu...
Non dimentichiamo che, se è vero, come è vero, che monsignor Lefebvre, in più di un'occasione, si espresse dicendo: "Meno male che (sottinteso ALMENO) c'è Le Pen", è altrettanto vero che i Le Pen, non sono cattolici. Sono calvinisti e vivono in situazioni familiari irregolari. Inoltre ho letto con attenzione tutte e due le parti del programma. Ebbene, piangevo dalla gioia sul 75% di detto programma. Il resto di esso, tipo l'insistere sul superiore interesse dello Stato, rispetto alle comunità,(ed il suo giustificarlo, richiamondosi ai valori della laicità) mi è parso, da un lato legato alla situazione appunto francese, dall'altro debitore degli aspetti più discutibili di certo fascismo gentiliano "punto & basta". Fascismo gentiliano, a sua volta erede dichiarato e notorio della Rivoluzione Francese. Se non ci si svincola da queste visioni, unioni gay e sudditanza (quanto meno psicologica) verso i "fratelli maggiori", se anche si cerca di cacciarle dalla porta, si riaffaciano dalla finestra.
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# alphiere12 2012-05-05 08:49
Inoltre, se è vero, come in effetti è vero, che, dal punto di vista istituzionale, il FN, non è mai stato monarchico, è anche vero che molti dei suoi elettori storici lo sono. Quel "W LA REPUBBLICA", per quanto usuale alla fine dei comizi dei politici francesi, è un ulteriore segno di quanto notato da alcuni siti di destra. Ovvero della progressiva emarginazione dell'ambiente che ruotava intorno al padre. E del preferire funzionari di altra provenienza a militanti storici. Guai se ciò fosse l'inizio della tentazione di circondarsi di yes-men. Che la cara Marine stia in guardia!
Tanto il padre, quanto la figlia, hanno alle spalle matrimoni, divorzi e convivenze.
S'è dichiarata "filo-Israele"? Ma allora, se ciò fosse vero, sarebbe anche più intelligente di Gianfresco Fini.
Probabilmente dopo aver ricevuto qualche succulento sostegno finanziario?
E intal caso madame (ou mademoiselle, je n'en sait rien) dovrebbe farsi ribatezzare in Marine QuellePeine!
Citazione BULEGH:
S'è dichiarata "filo-Israele"? Ma allora, se ciò fosse vero, sarebbe anche più intelligente di Gianfresco Fini.
Probabilmente dopo aver ricevuto qualche succulento sostegno finanziario?
E in tal caso madame (ou mademoiselle, je n'en sait rien) dovrebbe farsi ribatezzare in Marine QuellePeine!
Ma scusi, non si ricorda il viaggio in Israele di Fini, con tanto di scialletto sulle spalle e e coprizucca? e il nome del suo consigliori? Il signor Reuben??
Gianfresco Fini l'ha preceduta ampiamente sulla strada di Sion... Citazione BULEGH:
Ma scusi, non se lo ricorda il viaggio di Fini in Israele con tanto di scialletto sulle spalle e coprizucca? E il nome del suo consigliori, Reuben... Se la Le Pen si è incamminata sulla strada di Sion, Gianfresco Fini l'ha ampiamente preceduta.
Concordo anch’io che cambiare nomi ai partiti quando vincono non è beneaugurante nel tempo.
Penso che Marine abbia capito che per sfondare e tentare la via della presidenza con qualche possibilità di vittoria debba necessariamente sfrondare il movimento degli eccessi, che indubbiamente ancora esistono soprattutto in salsa xenofoba, azione di sterilizzazione “dell’impolitic o istituzionale” mantenendo però intelligentemen te il timone verso la rotta e gli obiettivi ideali del movimento, forte identità nazionale, difesa dello Stato sociale francese, politiche economiche protezionistich e a tutela del territorio e delle piccole-medie imprese transalpine, ridimensionamen to della finanza al ruolo che gli compete di appoggio al sistema produttivo nazionale, in poche parole un ritorno alla politica che indirizza, dirige e governa al di fuori del vassallaggio odierno ai poteri forti nazionali e sovranazionali... Ce la farà? Nessuno oggi può dirlo, visto la crisi economica- antropologica esiziale che l’Europa tutta sta vivendo.
Chi ha vissuto per qualche tempo in Francia sa cosa vuol dire vivere oggi in quel Paese. Ricordo che già 30 anni fa quando in Italia non si parlava ancora di flussi migratori, di integrazione e vivibilità dei territori, in quelle zone le comunità fermentavano e tracimavano rivendicazioni e malesseri. Troppo di tutto e tutto insieme rendeva libertè, fraternitè ed egalitè degli assiomi costituzionali sbiaditi che evaporavano nel principio per dissolversi nel conflitto sociale fra etnie e culture molto diverse. Interi territori con demografia zero prendevano nuova forma con colori islamici. La convivenza diventava difficile perché nonostante la grandeur e il diritto di asilo antico la Francia non era preparata ad assorbire masse e culture in migrazione senza creare conflitti interni. Tutte cose che avremmo visto e vissuto in qualche forma anche noi in Italia nonostante il numero assai inferiore di immigrati e di minori tensioni sociali.
In Francia le comunità islamiche di seconda e terza generazione oggi paiono più refrattarie dei padri e dei nonni all’integrazion e nel modello francese, un po' perché la crisi economica le ha spinte ai margini del processo produttivo in modo più evidente e disgregativo rispetto al francese autoctono, un po' perché il welfare transalpino incomincia a trasudare debiti, un po' perché le nuove generazioni rivendicando fortemente il principio di egalitè di quel Paese di cui hanno la cittadinanza e non trovando soddisfazione vengono attratte dal miraggio dell’Islam radicale che promette in terra il paradiso perduto. In molte zone della Francia i rigurgiti xenofobi hanno una cornice anti-Islam ovvero contro gli eccessi di minoranze intemperanti che però oggi controllano quartieri e comunità in spregio alle più elementari regole democratiche di convivenza civile. Ecco dunque il nemico in comune con lo Stato di Israele.
Il timore dell’Islam radicale che incita alla rivolta le banlieues francesi e l’incontinenza della “racaille sarkoziana” hanno raggrumato i pericoli epidermici del francese medio, l’operaio,l’imp iegato, il piccolo artigiano, il piccolo commerciante, l’imprenditore minuto, ma soprattutto fanno leva sui lavoratori e sugli abitanti dei quartieri popolari che subiscono sulla propria pelle l’esilio della pacifica convivenza in quartieri un tempo dignitosi ora trasformati in suburbi ammorbanti violenza e solitudine istituzionale.
Visto che Hollande e soci molto probabilmente falliranno e dopo i consueti proclami elettorali di cambiamento nel volgere di poco vireranno la barra secondo la navigazione dettata dalla grande finanza usurocratica e apolide, (è risaputo che certe cose “sporche” ai danni delle classi lavoratrici è meglio farle fare dalle coalizioni rosa per farle digerire poi senza rigurgiti), ecco allora che per il vecchio Front National ripulito dall’impresenta bile politicamente e vestito di valori patriottici autenticamente francesi e condivisi anche dagli elettori che un tempo potevano votare comunista o post-gollista potrebbe nel corso di una legislazione presentarsi l’occasione della vita, ovvero la costituzione di un approdo per tutti i francesi che ancora credono nella sovranità nazionale, nella difesa dello Stato sociale e dei valori tradizionali transalpini per la ricostruzione di una nuova Francia.
SALUTI AL DIRETTORE BLONDET E ALLA DIREZIONE
Non potrà essere portata in tribunale perché la CPI ha solo giurisdizione sui crimini privati (determinati) e non sugli Stati.
Io sto aspettando le conseguenze sul nostro mercato.
Il nostro Stato, pare sia creditore della Grecia per circa 50 miliardi.
Il problema si porrà sui grandi investitori, tipo le banche creditrici.
Se andrà come prevedo (spero di no) tutto si ripercuoterà anche sulle nostre misere finanze.
Altra probabilissima stangata!
Di tasse ovviamente.
Per quanto ci riguarda è vero che il vincitore della tornata elettorale è l’infame governo Monti, che ora si è trovato dei cani fedelissimi nei parlamentari PdL. I leccapiedi del Maiale faranno a gara di servilismo per entrare nel partito di Monti, alle prossime elezioni.
Anche se tutti parlano del trionfo di Grillo, con l’autostrada che aveva davanti (scandalo Lega, tasse, partiti allo sbando) ha raccolto pochino. Sì va bene, un sindaco in un paesino veneto e il 10-15% in qualche città, che è pari al delta di astensionismo.
Mi sembra che sia partito già spompato.
Gli uomini vivranno una tragica esperienza. Molti verranno travolti del fiume (violenza?) molti verranno inceneriti dal fuoco, (guerre?) molti verranno sepolti dai veleni...(fukushima?) M io rimarrò vicino ai puri di cuore.
Maggio sarà un mese tragico.
L’arcangelo Michele e l’arcangelo Gabriele sono lieti di annunciarvi la venuta di vostro fratello in Cristo,
Padre Pio...
La Germania e l'America hanno deciso di spartirsi l'Italia attraverso i burattinai al potere.
E' chiaro che vogliono mettere in ginocchio questo Paese, in quanto la massa dei cittadini è sotto il controllo mentale e spirituale dei mass media al loro servizio.
Infatti l'Italia non reagisce e non fa nulla per difendersi.
Non sfugge a nessuno che qualsiasi iniziativa prendano i tedeschi (la Merkel) in Europa, all'istante viene supportata dai mercati internazionali.
In sostanza è come se Germania e mercati agissero all'unisono.
Io vorrei dire di più, gli USA mi sembra considerino la Germania il loro unico interlocutore non solo in Europa ma nel mondo.
Il loro unico interlocutore in Europa lo era già la vecchia Germania-Occidentale.
Io ho l'impressione che non si vogliano dividere fra di loro la sola Italia, ma l'intera Europa e forse anche il resto.
Mi hanno letteralmente lasciato basito le immagini di sfarzo, di intesa, quasi di sudditanza con cui la Merkel viene ricevuta a Wshington e a Gerusalemme.
fatta questa asserzione.
Sino ad oggi non lo prendevo in considerazione, ma da quando il presidente Napolitano lo ha attaccato (pur senza nominarlo), bollandolo come "qualunquista", sto seriamente pensando di cambiare idea!
In questo modo scarica la responsabilità sul cittadino delle scelte dolorose (insegnandogli a esser maturo) e evitando di ritrovarsi circondato da gente che fa retorica.
é impossibile governare sugli italiani, Quando di un popolo ognuno crede di essere più furbo dell'altro, alla fine non lo è nessuno.
Nominiamo solo un ragioniere con un mandato annuale che governi tutto e ci dormiamo sopra
Già fatto! E' il ragionier Monti.
Qui si tratta di annientamento,l 'Europa
rappresenta l'ostacolo più ostico e più odiato da distruggere, per l'avanzamento del Governo Mondiale.
La campagna mediatica anti Putin sta continuando strenaumente, i disordini fomentati in Russia, vorrebbero portare come risultato la destabilizzazio ne della nazione e il suo dissolvimento, ovviamente per potersi impossessare delle sue enormi ricchezze. Non per nulla Putin in tutti suoi discorsi non manca mai di sottolineare la parola Russia, coagulando così l'attaccamento viscerale che hanno i russi per la loro terra in qualcosa che si potrebbe chiamare Patria.
Analizzando bene quell'aberrante bronzo nella foto, si possono scorgere facilmente i segni del progetto che stiamo vivendo: con l'euro ti renderò schiavo.
Srazie e saluti
Al di là dei risultati, è una pratica che mi dona pace.
Il momento è grave, e non so proprio cosa possa fare.
Dunque, prego.
Pregare è importantissimo , ma bisogna anche diffondere la parola di DIO, costi quel che costi.
Vogliamo approfittarne per togliere la provincia di Olbia- Tempio e spostarne le spese a Sassari ed a Cagliari?
E’ semplice:
1) Facciamo un referendum
2) Il referendum consiste in 10 referendum raggruppati in due parti.
3) Nella prima parte ci mettiamo quelli abrogativi immediatamente esecutivi che riguardano la soppressione di 4 provincie tra cui quella di Olbia.
4) Nella seconda parte mettiamo quelli consuntivi, senza dire che non hanno valore legale, e lì ci mettiamo di tutto di più: riduzione dei consiglieri regionali da 80 a 50, eliminazione di tutte le provincie, rifacimento dello Statuto Sardo, ecc., ecc., al solo scopo di aumentarne la partecipazione sfruttando la rabbia della gente.
5) Fissiamo il quorum al 33% affinché il SI' venga avvantaggiato sia che chi è contrario decida di restare a casa, sia che decida di partecipare per votare NO.
6) Spargiamo la voce sui giornali che il referendum è stato boicottato dalla casta; e il gioco è fatto.
Peccato che Sassari inglobando Olbia diventi di nuovo la provincia più estesa d’Italia e che tra Olbia e Sassari ci sia una strada che ha fatto negli ultimi decenni molte centinaia di morti.
Ma di questo ai partiti della casta che hanno organizzato il referendum che cosa importa? Loro stanno da una vita alla Regione a maneggiare miliardi senza far nulla di buono.
Che pena poi vedere che in tutta Italia ora si vantano i sardi che sarebbero riusciti a pestare i piedi alla casta.
è probabile che la gente che interviene sia vera, ma questi programmi sono solo propaganda, orientamento delle masse, come il movimento di Grillo
Fai bene, ma la preghiera non doverebbe essere ultima ratio, bensì la prima.
Ora tutti gli spartiti, suddivisi o spariti partiti politici esultano e s'esaltano sostenendo d'aver finalmente imposto una definitiva ma forse temporanea sconfitta elettorale ai propri avversari, esterni ed interni, mentre esattamente le stesse cose affermano con grande enfasi ed affanno gli avversari dei corsari di centro-destra-sinistra e viceversa.
Ma insomma, chi ha veramente vinto e perso?
Sicché, passata l'epoca dei bunga-bunga, ora ci ritroviamo a vivere una nuova storia avviata ed incarnata da un sottordine dei rettili squamati, sottordine rappresentato da uno speciale esemplare, tale Pippo-Brillo, capo conduttore e seduttore della sottospecie dei ProtestanAstens ionSAURI?
In reltà, si tratta solo dell'ennesimo avvicendamento politico, con obiettivi, mezzi e strategie varie, quelle disponibili e utilizzabili in ogni preciso momento storico, ma sostanzialmente identici e basati sul tradimento delle proprie genti natie, in questa penisola verminaio da millenni... così come in alcune vicine nazioni franco tedesche...
In realtà, ancora una volta vi sono solo due vincitori:
a) Qui, un tale burattinaio presidente napoletano che ci ha regalato un nuovo governo Spazza-Monti, eseguendo gli ordini dei suoi "superiori" stranieri, ossia i diktat
b) dei soliti Bank-Angels d'oltre oceano, a loro volta scaltrissimi proprietari e conduttori di tutte le più potenti oli-plutocrazie produttrici e mercatiste d'armamenti e di risorse naturali d'ogni genere (petrolio in primis - ma senza scordare uranio, oro, argento, rame, etc.), per non parlare poi dei grossi gass-media mondiali, televisioni e carta-sprecata, sotto la guida di altri condottieri mercenari sempre pronti a combattere per la democratica libertà di tutti i popoli, und-so-weiter.
Insomma, lasciando un momento questo platonico metalinguaggio, diciamola pure tutta fuori dai denti:
1) chi ha perso tutto sono i soliti "PATAGNI" del nord, liguri, piemontesi, lombardi e veneti
2) chi ha vinto tutto sono le due suddette diarchie. Yes sure: hanno vinto al mille per mille.
Già oltre un anno fa, durante il precedente governo bunga-bunga-dominii, era oramai palese che qui l'obiettivo assoluto numero uno, l'imperativo categorico del momento, era quello d'arrestare definitivamente i tentativi d'adattamento o di riforme costituzionali orientate ad un federalismo fiscale, verso un'Europa dei Popoli, eccetera. Cose assolutamente riprovevoli e vietate dai sedicenti dirigenti euro-based. Tentativi che purtroppo si rivelarono più che vani e patetici.
Oramai tutti i PATAGNI e i loro analoghi omologhi franco-tedeschi dovrebbero solo affrettarsi ad imparare le grammatiche e le fonetiche sion-islamiste, ma soprattutto impratichirsi di come nutrire e lavare le chiappe dei loro prossimi padroni, cammelli e dromedari, d'origine araba e nordafricana.
E i mister Tosi di Verona e company non vengano qui a rompere i gasdotti auspicando la rinascita della Democrazia Scristiana!
Por favor, ostregazza!
P.S.: Al Grande Umberto: viva BOSSI!
La Germania è quello che è, paragonata all'Italia, o se vuoi a tutti i Paesi in difficoltà, alla quale dissoluzione ha contribuito non poco, senza ovviamente togliere le maree di colpe dei governanti con l'avallo più o meno consapevole del popolo.
In Germania non è tutto oro e fiori.
Ci sono parecchi Komunen in vari Laender in gravi difficoltà economiche. Per esempio Bergisch Gladbach, una volta fiorentissimo centro industriale nell'area di Colonia, 110.000 abitanti, 300 milioni di euro di debiti con le banche.
Ci sono ancora tre industrie con un fatturato che va da 20 ai 30 mio. di euro, ma la faccenda delle tasse che
dovrebbero essere pagate rimane una nebulosa, e uno dei titolari ha risposto che... tutto sommato noi non abbiamo
seguito la delocalizzazion e, quindi... e facciamo parecchie donazioni per migliorare la qualità di vita degli abitanti.
Le coalizioni politiche nei Laender dove si è votato come Schleswig Holstein, o NRW- Nord Rein Westfahlen molto importante, sono all'insegna dell'incertezza e della confusione, il che preoccupa notevolmente Berlino.
Sui Piraten, un movimento che più confusionario non potrebbe essere, sarebbe meglio chiedersi come mai i due segretari precedenti entrambi ebrei, abbiano gettato la spugna.
Non illudiamoci caro Shaula, per ora esiste solo il meno peggio in attesa della (dis)soluzione finale.
http://informazionescorretta.blogspot.it/2011/12/geab-60-italiano.html
E' l'unica che ho trovato, altrimenti fai una ricerca su Google.
Lo siamo dagli anni '30, ma come vedi non è servito un granchè. A NOI.
Mors tua, vita mea!
Inutile chiedersi come e grazie a chi, questi "clienti" abbiano fatto i soldi e quanta partecipazione attiva abbiano avuto nelle crisi dei loro Paesi.
Giuliano
Egregio Pietro G. è di stasera mercoledì 9 maggio la notizia che verrà dato alla Grecia un altro "sussidio-prestito" di 41 miliardi di euro! QUI non siamo a Weimar, ma nell'anticamera dell'inferno!
L'oro se lo sono già portati via da molto tempo, e poi per favore non facciamo polemiche, abbiamo altro a cui pensare. Tra l'altro "Der Spiegel" è stato creato dei fratelli ebrei comunisti Augstein (Sasso nell'Occhio) e sono gli ultimi ad avere diritto a dare "spiegazioni" su Weimar e sulla crisi attuale, almeno che i Rothschild, la Goldmann Sachs, i Schiff e J.P. Morgan e &, si siano convertiti improvvisamente al cristianesimo, cosa improbalbile.
Ne ho piene le scatole di sentire discorsi alla Martin Schulz e compagni, e improvissamente dallo Spiegel, che sentono odore di disfatta, o di dittatura come scrive Der Spiegel (chissà quale, o è un avvetimento?) e danno le ricette su quale antidoto prendere contro il veleno che hanno fatto ingurgitare alle nazioni cooptate dagli intrighi e la dittatoriale imposizione di un parlamento europeo votato da loro stessi, il primo colpo di mano seguito ed eseguito da Gracia e Italia.
Nessun rancore personale, credimi, anzi leggo con piacere i tuoi commenti.
In quanto a Weimar so di cosa parlo, perché la verità l'ho saputa da persone che in un passato lontano, anche se ero giovanissimo e loro erano già piuttosto anziani, ho conosciuto, e questa realtà compresa l'avvento di Hitler l'hanno vissuta.
La storia si ripe-te-va. Ora siamo in uno stadio tutto nuovo, MAI avvenuto prima.
Forse a te o ai lettori di EdF interesserebbe conoscere la VERA storia che c'è dietro alla corsa nello spazio degli USA? E' MOLTO DELUCIDANTE e paurosa, fa capire CHI governa il mondo.
Saluti.
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